Il Golfo del Messico cambierà nome dopo l’annuncio del presidente Trump. Vediamo l’impatto sull’Europa, da un particolare punto di vista.
In uno dei suoi primi atti da presidente, Donald Trump ha utilizzato lunedì un ordine esecutivo per rinominare il Golfo del Messico e Denali in Alaska. Tutto quello che c’è da sapere su questo luogo storico americano, e il suo impatto sull’Europa.

Trump ha ribattezzato il Golfo del Messico “Golfo d’America”, mantenendo una promessa fatta durante la sua campagna. Lo specchio d’acqua confina con Texas, Louisiana, Mississippi, Alabama e Florida. “Il Golfo continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nel plasmare il futuro dell’America e l’economia globale, e in riconoscimento di questa fiorente risorsa economica e della sua importanza fondamentale per l’economia della nostra nazione e la sua gente, sto ordinando che venga ufficialmente ribattezzato Golfo di America”, ha scritto Trump nel suo ordine esecutivo. Inoltre, il Presidente USA ha ordinato al Denali in Alaska di ritornare al nome “Monte McKinley” in onore dell’ex presidente americano William McKinley, il 25esimo comandante in capo degli Stati Uniti.
Golfo del Messico, storia e curiosità
Il Golfo del Messico, una vasta distesa d’acqua incastonata tra la terraferma degli Stati Uniti a nord, il Messico a ovest e sud, e Cuba a sudest, è un crogiolo di storia, cultura e biodiversità marina. Questo corpo idrico semichiuso ha giocato un ruolo cruciale nelle vicende storiche del continente americano fin dai tempi precolombiani, quando serviva come via di commercio per le antiche civiltà mesoamericane. Con l’arrivo degli europei nel XVI secolo, il golfo divenne teatro di esplorazioni e conquiste che hanno segnato l’inizio dell’era coloniale nelle Americhe.
La ricchezza naturale del Golfo del Messico non si limita alla sua storia umana. Le sue acque ospitano una straordinaria varietà di vita marina, inclusi coralli colorati, pesci esotici e mammiferi marini come i delfini. La regione è anche cruciale per la migrazione annuale di numerose specie di uccelli. Inoltre, le sue profondità nascondono giacimenti petroliferi che sono stati al centro dell’economia della regione per decenni.
La Corrente del Golfo è stata descritta per la prima volta da Benjamin Franklin nel XVIII secolo. La sua portata è talmente grande che può essere vista dallo spazio. La mappa di Benjamin Franklin indica la Corrente del Golfo come la rotta più veloce attraverso l’Atlantico (pubblicata nel 1769).

Dal punto di vista turistico, il Golfo del Messico offre destinazioni per ogni tipo di viaggiatore: dalle vivaci città costiere come Tampa in Florida e Cancún in Messico fino alle tranquille spiagge bianche delle isole Keys o della Riviera Maya. Gli appassionati di storia possono immergersi nelle rovine maya della penisola dello Yucatán o visitare i numerosi musei dedicati alla cultura dei nativi americani e all’epoca coloniale spagnola.
Le attività ricreative non mancano: snorkeling ed immersioni nei pressi delle barriere coralline per ammirare da vicino la biodiversità marina; pesca sportiva; crociere al tramonto; kayak tra i mangrovieti; senza dimenticare la possibilità di gustare l’incredibile cucina locale che fonde sapori indigeni con influenze spagnole ed africane.
La Corrente del Golfo e l’influenza sull’Europa
La Corrente del Golfo è una potente corrente oceanica calda che nasce nel Golfo del Messico e si dirige verso nord-est lungo la costa orientale degli Stati Uniti, attraversando l’Oceano Atlantico settentrionale. I venti alisei spingono le acque superficiali del Golfo del Messico verso nord. L’acqua calda del Golfo è meno densa dell’acqua fredda dell’Atlantico settentrionale, creando un gradiente di densità che spinge la corrente verso nord. La Corrente del Golfo svolge un ruolo cruciale nel regolare il clima globale.
Trasportando enormi quantità di calore dalle regioni tropicali verso l’Europa, la Corrente del Golfo contribuisce a rendere il clima europeo più mite rispetto ad altre regioni situate alla stessa latitudine; aiuta a distribuire il calore in tutto il pianeta, influenzando i modelli climatici globali, e supporta una ricca biodiversità marina, fornendo nutrienti e creando habitat per numerose specie.

La Corrente del Golfo è una corrente calda e rapida che costituisce il limite occidentale del Circuito nord-atlantico. Durante il suo corso, cede gradualmente calore all’atmosfera. L’aria calda prodotta dalla Corrente del Golfo lambisce il continente europeo mitigando il clima di molti paesi. Nota fin dai tempi delle prime esplorazioni dell’Atlantico, questa corrente calda e tortuosa è stata studiata attraverso la navigazione divenendo nel tempo un’importante rotta commerciale.
Oggi, l’osservazione della Terra dallo spazio ci aiuta a comprendere meglio le caratteristiche di questa corrente oceanica. Le immagini satellitari ci forniscono dati preziosi che sono utilizzati in diversi settori di studio. Tra questi, uno dei più importanti è l’oceanografia. Il case study si concentra sul monitoraggio di questa importante corrente oceanica attraverso i dati satellitari ottenuti da diversi sensori e con diverse tecniche.