Cos’è il roaming? Come usarlo all’estero e come funziona in Europa

Il primo dubbio che balena un viaggiatore occasionale o abituale, quando deve recarsi all’estero, è quella relativa ai costi aggiuntivi applicati alla tariffa telefonica. Vanno pagate oppure o no? E se gli oneri sono previsti, in quale misura vanno applicati? In una parola, parliamo di “roam like at home” più comunemente noto come “roaming”, ossia della possibilità di pagare lo stesso prezzo del paese di origine anche in quello di destinazione. In molti pensano serva cambiare operatore telefonico, ma grazie al roaming non è necessario. Messaggi, chiamate e internet (traffico dati) senza variazioni rispetto al luogo di partenza: vediamo meglio di cosa si tratta.

Il roaming, cos’è e cosa prevede

Un servizio essenziale quando dobbiamo comunicare al di fuori del nostro paese di residenza o del paese che regola la tariffa telefonica del nostro gestore mobile. Grazie al roaming potrete continuare a utilizzare il vostro smartphone e gli apparecchi ad esso collegati senza preoccuparvi di costi aggiuntivi, ma come facciamo a sapere che, una volta giunti a destinazione, stiamo consumando in modalità roaming?

L’avviso dovrebbe arrivare tramite un sms contenente l’informativa sulla navigazione o gestione del servizio telefonico in roaming, unitamente ai dettagli previsti. È opportuno fare una distinzione tra un soggiorno occasionale e un trasferimento a lungo termine, per il quale il gestore di telefonia potrebbe rivalersi con dei costi aggiuntivi, purché sempre regolati dagli accordi indicati nell’informativa sul roaming.

Attenzione al limite utilizzo dati

Fino a questo momento abbiamo analizzato casistiche presupponendo un uso illimitato dei dati, ma cosa fare in tutte quelle condizioni contrattuali in cui è impostato un limite dati? La sostanza non cambia: potrete infatti continuare a usare in roaming l’intero limite massimo dei dati UE previsto dal contratto nazionale, senza ulteriori spese o sovrapprezzi, fermo restando che il gestore mobile potrà introdurre una soglia di “utilizzo corretto” laddove la tariffa unitaria risulti particolarmente bassa.

Una variazione che l’operatore dovrà svolgere sempre previo avviso o informativa da inviare al cliente. Una volta sforato il limite dati concesso, ecco che il gestore avrà facoltà di procedere con gli addebiti previsti dai costi aggiuntivi.

Roaming fuori dall’UE, cosa comporta

La situazione tende a capovolgersi drasticamente quando si parla di paesi al di fuori dall’UE. In questo caso il roaming può subire impennate importanti che possono incidere sul vostro budget abituale da destinare alla telefonia, soprattutto quando si parla di traffico dati. Sarà dunque necessario informarsi preventivamente sui prezzi applicati dal vostro operatore, sia per prendere le decisioni più vantaggiose per il vostro soggiorno fuori dall’UE che per non ritrovarvi con costi decisamente imprevisti.

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