Paesi europei che ancora chiedono il Green pass all’ingresso

Regole di viaggio: i Paesi europei che ancora chiedono il Green pass all’ingresso. Tutte le informazioni utili.

Se la stragrande maggioranza dei Paesi europei ha eliminato quasi tutte se non tutte le restrizioni di viaggio, favorendo l’ingresso dei turisti internazionali sul loro territorio, alcuni Paesi mantengono delle restrizioni. È il caso del cosiddetto Green pass europeo.

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Paesi europei che ancora chiedono il Green pass all’ingresso (Adobe Stock)

Il Green pass europeo o EU Digital Covid Certificate, Certificato Digitale Covid UE, è il documento che attesta alternativamente la vaccinazione al virus Sars-CoV-2, la guarigione dalla malattia Covid-19, il risultato negativo a un test sul virus. Il documento era stato introdotto nell’estate del 2021, esattamente un anno fa, per agevolare gli spostamenti in sicurezza dei cittadini europei all’interno dell’Unione Europea e dell’Area Schengen.

Il documento o certificato analogo è stato chiesto anche ai viaggiatori in arrivo dai Paesi extraeuropei. Inoltre è stato utilizzato all’interno dei singoli Paesi per accedere a luoghi e servizi pubblici a rischio contagio: ospedali, strutture sanitarie, case di riposo, ristoranti, bar, musei, cinema, teatri, sale concerto, palazzetti dello sport, stadi e altri locali aperti al pubblico.

In Italia e Francia era stato introdotto anche il cosiddetto Green pass rafforzato, che limitava l’accesso ad alcuni luoghi pubblici solo ai vaccinati o guariti da Covid.

In Italia, il Green pass a uso interno è stato abolito dallo scorso 1° maggio, rimane obbligatorio per le visite in ospedali, Rsa, strutture socio-sanitarie, hospice fino al 31 dicembre 2022. Mentre il Green pass chiesto ai viaggiatori in arrivo dall’estero, dai Paesi europei ed extraeuropei, è stato abolito il 1° giugno.

Gran parte dei Paesi europei non lo richiede più per gli arrivi dall’estero. Alcuni Paesi, tuttavia, hanno mantenuto l’obbligo, anche per l’estate. Ecco cosa bisogna sapere.

Paesi europei che ancora chiedono il Green pass all’ingresso

Il Certificato Digitale Covid UE, EU Digital Covid Certificate, detto anche Green pass europeo è ancora richiesto da alcuni Paesi europei ai turisti che arrivano dall’estero, anche da altri Paesi membri dell’Unione.

Tra i Paesi più importanti a chiedere ancora ai viaggiatori il Green pass europeo c’è la Francia. Il Paese non ha cambiato le sue regole, nonostante abbia abolito l’obbligo di mascherine su tutti i mezzi di trasporto pubblico. Per entrare in Francia, tutti i viaggiatori sopra i 12 anni di età in arrivo dall’estero, sia da Paesi UE, Schengen che da terzi, dovranno esibire il Green pass europeo o certificato analogo che provi vaccinazione o guarigione o un test negativo al Coronavirus (molecolare o antigenico). Inoltre, chi viaggia in aereo è ancora tenuto a compilare il Passenger Locator Form.

Un altro grande Paese che ancora chiede all’ingresso il Green pass europeo ai viaggiatori sopra i 12 anni è il Portogallo. Per l’ammissione sul territorio portoghese, inoltre, il test antigenico ha una validità massima di 24 ore. Non è richiesto il Passenger Locator Form.

Anche Malta richiede ancora il Green pass europeo ai viaggiatori sopra i 12 anni in arrivo dall’estero. Come per il Portogallo, il test antigenico deve essere effettuato entro 24 ore dall’arrivo.

Invece, la Spagna ha eliminato dal 2 giugno il Green pass per i viaggiatori europei, lo richiede ancora ai viaggiatori sopra i 12 anni di età in arrivo dai Paesi extra UE e fuori da Schengen, tra i quali è incluso il Regno Unito.

Per informazioni aggiornate sui viaggi all’estero, consultate il portale Viaggiare Sicuri: https://www.viaggiaresicuri.it/home

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Green pass europeo (Adobe Stock)
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