Dolomiti a numero chiuso e su prenotazione per contenere il turismo di massa

Da sapere: Dolomiti a numero chiuso e su prenotazione per contenere il turismo di massa. Limitazioni in arrivo in alcuni luoghi. Tutte le informazioni.

Le Dolomiti sono costrette a prendere provvedimenti per difendersi dall’eccessivo affollamento di turisti durante l’estate. Un problema che rischia di compromettere il delicato ecosistema di queste montagne spettacolari, tra le più belle al mondo.

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Dolomiti a numero chiuso e su prenotazione per contenere il turismo di massa (Le Tre Cime di Lavaredo. Adobe Stock)

Passi di montagna e rifugi presi d’assalto dai turisti come le spiagge e i bar di Rimini a Ferragosto. Le Dolomiti corrono ai ripari per difendersi dal turismo di massa e dai suoi inevitabili danni. Non perché i turisti non siano i benvenuti, anzi, ma è necessario proteggere il delicato ambiente montano e allo stesso tempo garantire una esperienza piacevole ai visitatori.

Alcune limitazioni erano state già introdotte negli scorsi anni. Ecco tutto quello che bisogna sapere sulle possibili restrizioni per il futuro.

Prima, vi ricordiamo la nostra guida delle Dolomiti, le montagne più spettacolari del mondo.

Dolomiti a numero chiuso e su prenotazione per contenere il turismo di massa

I luoghi, i sentieri e i passi dolomitici più frequentati potrebbero presto diventare a numero chiuso e con obbligo di prenotazione per evitare l’eccessivo affollamento di visitatori.

È quanto prevede la Fondazione Dolomiti Unesco, per proteggere il delicato ambiente dolomitico e allo stesso tempo assicurare una migliore fruizione dei luoghi ai visitatori. Come riporta Mount Live.

I flussi turistici eccessivi rischiano di avere un impatto non sostenibile  per le montagne Patrimonio Unesco. Inoltre, viene pregiudicata la qualità dell’esperienza di visita. Mentre per quanto riguarda i guadagni per l’economica locale, il turismo mordi e fuggi, tipico del sovraffollamento, non porta un incremento proporzionale di redditività. Come ha spiegato Mara Nemela, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco.

Pertanto, è necessario introdurre un numero chiuso per le visite, insieme all’obbligo di prenotazione anticipata. Misure che comunque non riguarderanno tutta l’aerea dolomitica ma solo le località più frequentate, dove si concentra il maggiore affollamento.

Tra i luoghi dolomitici più frequentati si segnalano le Tre Cime di Lavaredo, il Passo Giau, il Lago del Sorapis e il Piz Boè.

Restrizioni alle visite

Limitazioni negli accessi alle zone dolomitiche più frequentate erano state introdotte già da alcuni anni. Come ad esempio il pagamento di un pedaggio per la strada che sale alle Tre Cime di Lavaredo e arriva al Rifugio Auronzo. Strada aperta ai visitatori in estate e a inizio autunno.

Il modello da adottare, per la Fondazione, è quello del Lago di Braies, dove è già in vigore un accesso limitato. Per attraversare la Valle di Braies in auto e arrivare fino allo splendido lago, infatti, è necessaria la prenotazione del parcheggio oppure prendere i mezzi pubblici, soluzione preferibile, o andare a piedi o in bici. Il servizio di prenotazione funziona anche per i ristoranti.

Insomma, anche le Dolomiti, almeno alcune località, si apprestano a diventare a numero chiuso come Venezia. Del resto, la bellezza va protetta.

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Lago di Braies (Adobe Stock)
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