Allarme natura: il numero di anguille è crollato del 90%

L’allarme del WWF, il numero di anguille è crollato del 90%. Pesca illegale e senza criterio alla base della sparizione. Ora è a rischio estinzione.

Le anguille sono a rischio estinzione
Il numero di anguille è crollato del 90% – AdobeStock

Forse non sarà tra gli animali più belli esteticamente, ma questo non fa dell’anguilla una specie da dimenticare o da non proteggere, anzi. Mai come oggi il WWF ha lanciato l’allarme proprio perché questo pesce ha visto la sua popolazione crollare del 90% negli ultimi anni per via della pesca eccessiva troppo spesso illegale.

L’allarme del WWF, crollato il numero di anguille del 90%

Il numero di anguille è crollato del 90% negli ultimi anni e nel 2009 è stata anche inserita nella lista rossa della IUCN come specie a rischio critico: la paura è che questa specie sia destinata ad estinguersi. Una popolazione quasi distrutta per via della pesca illegale ed eccessiva che è stata perpetrata senza criterio. Si puntano i riflettori soprattutto verso il traffico illegale di anguille destinato al mercato asiatico. Ma non solo, una notizia piuttosto recente parla di un’attività della Guardia Costiera di Viareggio che ha trovato e fermato alcuni pescatori di frodo del novellame di anguilla.

La vita di questi particolarissimi animali

Per proteggerla al meglio occorre anche conoscerla, per questo il WWF nel suo articolo dedicato racconta che l’anguilla europea nasce al largo della Florida. Da qui, affidandosi alla corrente, arriva vicino alle nostre coste e qui finisce spesso vittima della pesca di frodo. Se riesce invece a sopravvivere dopo circa 10 o 20 anni torna verso l’Oceano Atlantico per riprodursi e morire.

L’importanza di proteggere l’anguilla

Evitare che le anguille si estinguano è fondamentale ed è un obiettivo condiviso nel progetto Lifeel, da Università di Ferrara e Bologna, istituzioni e mondo della pesca. Un progetto che mira a proteggere soprattutto le anguille giovani, monitorandole e cercando di salvaguardare la loro sopravvivenza.

 

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A questa attività si unisce il WWF con il progetto europeo SWiPE (Successful Wildlife Crime Prosecution in Europe) per contrastare i crimini contro la fauna selvatica.

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