A Urbino tornano opere dalla Pinacoteca di Brera

A Urbino tornano opere dalla Pinacoteca di Brera. Tutte le informazioni utili.

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A Urbino tornano opere dalla Pinacoteca di Brera (Madonna col Bambino in gloria e i Santi Giovanni Battista e Francesco di Federico Barocci, da cultura.gov.it)

Una iniziativa imperdibile che accresce e valorizza il patrimonio storico e artistico di Urbino, Città Ducale delle Marche, in provincia di Pesaro e Urbino.

Nella città di Federico da Montefeltro tornano cinque grandi opere di artisti locali che saranno esposte a Palazzo Ducale. Ecco cosa bisogna sapere.

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A Urbino tornano opere dalla Pinacoteca di Brera

Per giovedì 16 dicembre è in programma il ritorno a Urbino di 5 importanti e grandi opere, pale d’altare, finora conservate alla Pinacoteca di Brera di Milano. Le opere, realizzate da artisti marchigiani e da un toscano saranno collocate nella Galleria Nazionale delle Marche, il museo ospitato all’interno di Palazzo Ducale.

Trafugate durante il periodo napoleonico, le opere sono state portate alla Pinacoteca di Brera dove sono state conservate per tutto questo tempo. Le tele sono pale d’altare realizzate per chiese delle Marche da Federico Barocci, importante pittore urbinate, Cristoforo Roncalli, toscano, e Simone Cantarini, detto il Pesarese.

Le opere di Barocci che torneranno a Urbino Sono: la Madonna col Bambino in gloria e i Santi Giovanni Battista e Francesco, del 1560-1570 circa, realizzata per la chiesa di San Giovanni Battista dei Cappuccini di Fossombrone, e l'”Ecce Homo“, dipinto per l’oratorio dei Disciplinati della Croce di Urbino. L’ultima è un’opera incompiuta a causa della morte di Federico Barocci, completata nel 1613 dall’allievo e agente di bottega Ventura Mazza. Entrambe le tele sono tornate a Brera nel 1811.

Di Cristoforo Roncalli, invece, arriverà a Urbino la “Madonna col Bambino, Sant’Agostino, la Maddalena e angeli“, dipinta per la chiesa degli Agostiniani di Fermo, dove fu sottratta nel 1811, per rientrare a Brera solo nel 1979, dove venne restaurata.

Le ultime due opere sono di Simone Cantarini, requisite anche queste nel 1811 in epoca napoleonica. Si tratta di: la “Madonna con il Bambino in gloria e i Santi Barbara e Terenzio“, realizzata nel 1630 per la chiesa di San Cassiano a Pesaro, e l'”Apparizione di Gesù Bambino a Sant’Antonio da Padova“, dipinta per la chiesa di San Francesco a Cagli, nel 1640 circa.

Le cinque grandi tele saranno poste al secondo piano della Galleria Nazionale delle Marche, nelle sale dedicate a Barocci e alla pittura del secondo ‘500 e del ‘600. Saranno esposte al pubblico giovedì 16 dicembre.

Cento opere d’arte “tornano a casa”

Il ritorno delle opere a Urbino fa parte del progetto “Cento opere d’arte ‘tornano a casa’“, promosso dal Ministero della Cultura. Cento opere custodite nei depositi di 14 dei musei più importanti d’Italia tornano nei musei dei territori di provenienza, per i quali erano state concepite.

Con il progetto si valorizzano le opere di artisti più o meno conosciuti che finora avevano avuto poca visibilità e si promuovono i musei più piccoli.

Per informazioni sul progetto: cultura.gov.it/100opere

Urbino, Palazzo Ducale (iStock)
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