Cosa si può fare in zona rossa: divieti, spostamenti, negozi aperti, tutte le norme

Quali sono le regole e le restrizioni per la zona rossa? Cosa si può o non si può fare? Ecco una rapida “guida” con tutte le indicazioni necessarie. 

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Dal prossimo lunedì 15 marzo quasi tutta l’Italia è destinata a diventare zona rossa. E lo sarà al 100% per Pasqua, dal 3 al 5 aprile. Quali sono le regole e le restrizioni da rispettare? Cosa si può o non si può fare? Fermi restando il coprifuoco dalle 22 alle 5 e le altre restrizioni di natura generale (obbligo della mascherina e divieto di assembramento), ecco tutte le norme da seguire.

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Il “vademecum” della zona rossa

Partiamo dagli spostamenti. In zona rossa non si può uscire di casa se non per comprovati motivi di “lavoro, salute o necessità” che devono essere autocertificati con l’apposito modulo. Dunque niente spostamenti anche all’interno del Comune, e ovviamente fuori regione se non per i soliti motivi. Ma è sempre consentito il ritorno al proprio luogo di residenza, domicilio o abitazione.

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L’ultimo Dpcm ha poi introdotto una stretta sulle visite a parenti e amici, proibite anche all’interno del Comune (e anche una sola volta al giorno). C’è però un’eccezione introdotta nel decreto Draghi: per Pasqua (3, 4 e 5 aprile) la visita sarà possibile una volta al giorno all’interno della regione, onde consentire i ricongiungimenti familiari.

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Passiamo a bar e ristoranti: restano chiusi ed è possibile solo l’asporto (fino alle 22 ma per i bar solo fino alle 18) e la consegna a domicilio. Chiusi anche i negozi (aperte solo le farmacie e i punti vendita essenziali), idem cinema, teatri e musei. Quanto alle scuole, in zona rossa sono chiuse quelle di ogni ordine e grado, quindi didattica a distanza al 100%.

Tra le Faq del governo anche il capitolo spesa: “Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati”.

Le passeggiate sono ammesse, “in quanto attività motoria”, esclusivamente in prossimità della propria abitazione, mentre “l’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessità. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto nella prossimità di casa propria, mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro, o per effettuare attività sportiva, mantenendo la distanza interpersonale di almeno due metri”.

E’ poi possibile andare nei luoghi di culto “più vicini a casa” e nei parchi “salvo diverse specifiche disposizioni delle autorità locali, a condizione del rigoroso rispetto del divieto di assembramento e comunque in prossimità della propria abitazione”. E lo sport? “Nell’area rossa è consentito svolgere l’attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza”.

Infine, la celebrazione dei funerali è consentita rispettando le norme contro gli assembramenti, mentre “lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica e a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento”.

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