Decreto sostegno: bollo auto e multe non pagate possono essere cancellate

Il governo si appresta ad approvare un nuovo decreto sostegno: bollo auto e multe non pagate potrebbero essere cancellati.

Con l’andamento della pandemia nuovamente in risalita, l’Italia si appresta ad un nuovo periodo di limitazioni. Questo comporta ovviamente che molti italiani si troveranno a dover lavorare da casa o a sospendere la propria attività lavorativa. Per loro il governo deve varare degli aiuti economici simili a quelli elargisti da quello precedente. In questi giorni Draghi e i suoi stanno lavorando a nuovi aiuti economici per le partite iva e per i dipendenti che entreranno in cassa integrazione, l’obbiettivo è fornire loro un sostegno sufficiente ed in tempi rapidi.

Nel nuovo decreto sostegno a cui lavora il governo, inoltre, si sta studiano una nuova pace fiscale per il 2021. Questo comporterà uno stop all’invio delle cartelle esattoriali, attualmente previsto fino alla fine di aprile. Il provvedimento dovrebbe prevedere anche uno stralcio delle cartelle esattoriali non pagate negli anni precedenti. La misura sarebbe così imponente da prevedere un taglio di circa 60 milioni di euro di atti non pagati.

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Decreto sostegno: le multe ed i bolli non pagati verranno cancellati?

La novità dovrebbe consistere nel condono delle cartelle esattoriali riguardanti il periodo compreso tra il 2000 ed il 2015, ovvero 5 anni di più rispetto a quanto previsto dal governo conte. Tra gli atti considerati ci sono anche bolli auto e multe non pagate. Inoltre dovrebbero essere inserite nel condono anche le cartelle di importo fino a 5000 euro. Una misura che cambierebbe in maniera drastica quella prevista dal precedente governo, il quale aveva previsto il condono solo fino a 1000 euro.

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Per questi atti, la soluzione prevista dovrebbe essere la possibilità di pagare l’importo dovuto, senza interessi e sanzioni per il mancato pagamento. In questo modo il governo potrebbe ottenere gli arretrati dovuti senza gravare eccessivamente sulle tasche di chi, con ogni probabilità per necessità, non ha potuto risolvere prima queste pendenze. Il decreto al momento è in lavorazione, ma la sua approvazione definitiva dovrebbe avvenire entro la metà di questo mese.

 

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