Tranciata dallo specchietto di un camion: orrenda morte di una 14enne

Una studentessa di 14 anni è morta dopo essere stata “agganciata” dallo specchietto retrovisore di un camion mentre camminava lungo una strada di campagna.

Holly Chevassut, 14 anni, è stata colpita da un camion da 7,5 tonnellate su una strada di campagna senza illuminazione. La giovane studentessa è stata tranciata dallo specchietto retrovisore del mezzo mentre camminava e per lei, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. E’ quanto emerso al termine di un’inchiesta sul drammatico incidente, avvenuto nell’ottobre 2018 nel villaggio di Harbury, nel distretto di Stratford-on-Avon nel Warwickshire, in Inghilterra.

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Un “banale” specchietto trasformato in arma micidiale

Holly Chevassut era stata portata d’urgenza in ospedale ma è morta due giorni dopo il ricovero. La 14enne ha subito una “lesione traumatica del midollo spinale” che le è stata fatale. Lo specchietto retrovisore del camion, secondo quanto poi appurato da un perito nominato dal tribunale, superava il limite legale di distanza dal veicolo. Secondo la legge in vigore Oltremanica, infatti, gli specchietti esterni devono sporgere meno di 20 cm dall’estremità laterale del veicolo.

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Il giorno dell’incidente, come accennato, Holly stava camminando lungo una strada stretta senza marciapiedi intorno alle 17.30 locali quando è stata travolta dal veicolo, un autocarro a pianale Izuzu di proprietà di GRS Recovery. Dopo la tragedia l’azienda produttrice è stata esortata a prendere provvedimenti onde evitare il verificarsi di altre morti in futuro. GRS Recovery ha già confermato di aver modificato gli specchietti e le protezioni dei suoi veicoli per conformarsi alle normative.

Dopo l’ultima udienza del processo, intanto, la famiglia di Holly ha reso omaggio alla loro “bellissima figlia”. In una dichiarazione, i genitori hanno detto: “Siamo profondamente rattristati per la perdita della nostra bellissima figlia. Holly era una giovane donna meravigliosa, talentuosa, creativa, divertente. Ci ha fatto ridere, a volte piangere e siamo molto orgogliosi di lei, di tutto ciò che ha ottenuto e di tutto ciò che avrebbe potuto diventare. È molto amata dalla sua famiglia e dai suoi amici e ci mancherà moltissimo”.

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