Piano vaccini, caos nella fase 2 fra ritardi e intoppi

Un piano vaccini sempre più turbolento. La fase due non è ancora iniziata ma ci sono già i primi intoppi. Ecco cosa sta succedendo.

La prima fase della somministrazione del vaccino è terminata con non pochi problemi. Ritardi nelle consegne e intoppi organizzativi hanno rallentato la campagna vaccinale, ma sono comunque state somministrate due milioni di dosi.

Anche la fase due presenta alcune criticità dato che si dovrà rimodulare il piano vaccini. Il vaccino AstraZeneca dovrebbe essere somministrato a tutti gli under 55. Una fascia di popolazione ben più ampia di quella over 80.

Piano vaccini, incertezza sulla fase due e possibili rallentamenti

Con la conclusione della prima fase si è giunti  al traguardo di due milioni di dosi somministrate. Un altro passo importante è stato quello di arrivare a seicentomila persone con la doppia dose. Passi importanti che sono stati portati a termine anche con ritardi nelle consegne e intoppi organizzativi.

Leggi anche -> Covid, perchè è fondamentale prevedere i malati gravi

A breve dovrebbe iniziare la fase due, che è piombata nel caos ancora prima di cominciare. L’unica certezza sembra riguardare gli over 80. Per loro ci sarà sempre il vaccino della Pfizer e di Moderna. L’Aifa li ha ritenuti gli unici davvero efficaci per questa fascia d’età ed è per questo che alcune regioni hanno già iniziato a riorganizzarsi.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

In Lazio le prenotazioni sono partite ieri, ma il sito è andato quasi subito in tilt. La ripresa è avvenuta dopo mezzogiorno e i numeri sono volati alle stelle, a fine giornata c’erano ben 25mila prenotati. Anche per la Campania boom di prenotazioni con 40mila persone.

Leggi anche -> Rimborso o cancellazione gratuita? Come prenotare durante il Covid-19

Il via alle somministrazioni sarà diverso a seconda delle Regioni. Qualcuno partirà già l’8 febbraio mentre altri dovranno aspettare anche fino a fine marzo. Incertezza anche per il vaccino di AstraZeneca. Un vero e proprio enigma che ha generato confronti accesi tra le Regioni e il governo. Sicuramente i primi a riceverlo saranno insegnanti, militari e forze dell’ordine. Un altro grande scoglio è la questione logistica. Alcune città si stanno portando avanti e stanno allestendo hub vaccinali.

Impostazioni privacy