Rally Dakar, Pierre Cherpin non ce l’ha fatta: morto dopo lunga agonia

Lutto al Rally Dakar, Pierre Cherpin non ce l’ha fatta: morto dopo lunga agonia proprio nell’ultimo giorno di gare.

(screenshot video)

L’ultimo giorno del Rally Dakar è stato funestato dall’annuncio che il ciclista Pierre Cherpin era morto a causa delle ferite riportate in un incidente durante la settima tappa da Ha’il a Sakaka il 10 gennaio. Dunque, la lista dei decessi dell’ex Parigi – Dakar si allunga e questa si presenta sempre più come la corsa “maledetta”.

Leggi anche –> Gravissimo incidente alla Dakar 2021: Pierre Cherpin in coma

I medici hanno trovato il 52enne Cherpin privo di sensi quando hanno raggiunto il luogo dello schianto in elicottero. Il francese è stato trasportato in aereo all’ospedale di Sakaka con un grave trauma cranico. Dopo l’intervento chirurgico, è stato tenuto in coma indotto, con le sue condizioni rimaste stabili.

Leggi anche –> Sara Lenzi, muore in incidente la 18enne stella del Motorally italiano

Se vuoi seguire tutte le notizie scelte dalla nostra redazione in tempo reale CLICCA QUI

La morte di Pierre Cherpin, ennesimo dramma al Rally Dakar

(Maxi Failla/AFP via Getty Images)

Tuttavia, gli organizzatori della gara hanno annunciato che Cherpin è deceduto giovedì dopo essere stato trasferito da Sakaka a un ospedale di Jeddah. Cherpin stava partecipando alla sua quarta Dakar, il suo primo arrivo risale al 2009, quando l’evento si è svolto per la prima volta in Sud America. Si è iscritto nella categoria motociclisti non assistiti ed è tornato nel 2012 sempre nella stessa categoria. In entrambe le occasioni, aveva raggiunto il traguardo finale.

È tornato per la terza volta nel 2015 ma ha dovuto rinunciare a causa di un guasto al motore. Imprenditore e appassionato di vela, Cherpin non aveva altra ambizione per l’evento che vivere un’avventura, senza preoccuparsi davvero di dove fosse finito. Aveva sintetizzato infatti: “Sono un dilettante, non voglio vincere ma scoprire paesaggi che altrimenti non avrei mai avuto l’opportunità di vedere. Tutto è emozionante: andare in bicicletta, vivere la tua passione, conoscere te stesso”.

Impostazioni privacy