Ballerina morta nel garage a soli 27 anni: la famiglia non crede al suicidio

Una ballerina di soli 27 anni è stata trovata morta nel garage in cui abitava con il fidanzato. I familiari non credono nel suicidio.

La comunità di Lonato del Garda è rimasta sconvolta dalla notizia del ritrovamento del cadavere di Naba Savane, 27enne ballerina di origini francesi che era cresciuta in Italia. La ragazza era conosciuta da tutti, Lonato è un paesino di 16mila anime ed inoltre Naba non passava inosservata poiché era di una bellezza abbacinante. Da anni lavorava come ragazza immagine e ballerina nelle discoteche della zona, ma in questo periodo aveva, come tutti i lavoratori del settore, subito un blocco lavorativo.

Diventata madre del piccolo Latif nel 2020, dopo la gravidanza si era trasferita in Francia per farsi aiutare dalla madre. Il padre del suo bambino, infatti, aveva rifiutato di riconoscere il figlio e l’aveva lasciata da sola. Negli ultimi mesi aveva però fatto ritorno a Lonato del Garda ed era andata ad abitare con un 40enne della zona con cui aveva una relazione. Il piccolo Latif, invece, era rimasto in Francia con la nonna, almeno finché la mamma non sarebbe stata sicura che la relazione funzionasse.

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Ballerina trovata morta nel garage: la famiglia non crede all’ipotesi del suicidio

Qualche giorno fa tutti avevano perso le tracce di Naba, la ballerina non rispondeva al telefono nemmeno al fidanzato. L’uomo, preoccupato, è andato a controllare come stava nel garage in cui abitava e l’ha trovata impiccata al soffitto, con un biglietto in mano sul quale c’era scritto “Addio”. Una volta fatta la scioccante scoperta, questo ha chiamato i carabinieri, i quali hanno esaminato il luogo ed aperto un’indagine per istigazione al suicidio. Secondo gli investigatori ci sono pochi dubbi sulla dinamica dell’accaduto, ma si attendono i risultati dell’autopsia per esserne certi.

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Diversa la posizione dei familiari della vittima. Secondo loro Naba non si sarebbe mai tolta la vita, in primo luogo perché era una ragazza che amava ciò che faceva, inoltre amava il suo bambino e non l’avrebbe mai abbandonato in questo modo. Inoltre nutrono dubbi anche sulla dinamica della morte: Naba era molto alta e il garage aveva un soffitto così basso da rendere complicata l’impiccagione. Per questo motivo hanno nominato un perito di parte affinché possa eseguire un’autopsia che confermi i risultati di quella richiesta dalla Procura.

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