Dpcm, cosa cambia dopo le feste: nuovo messaggio dal Governo

Le mosse studiate dall’Esecutivo Conte per gestire la situazione pandemia subito dopo le festività: è in arrivo un nuovo Dpcm a gennaio.

Dpcm zona rossa gennaio
A gennaio nuovo Dpcm nazionale FOTO Getty Images

Dopo le festività di Natale, che avranno ufficialmente termine a seguito dell’Epifania di mercoledì 6 gennaio 2021, entrerà in vigore una ulteriore misura prevista nell’ultimo Dpcm annunciato lo scorso 18 dicembre. Il provvedimento del Governo attualmente in corso ha validità fino al prossimo 15 gennaio e nel fine settimana tra l’8 ed il 10 al momento è prevista la messa in atto delle regolamentazioni previste per la zona arancione.

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Come già avvenuto tra il 28 ed il 30 dicembre scorsi e come avviene lunedì 4 gennaio 2021, in tutto il Paese ci sarà il rischio di allarme intermedio. Ma questo al puro scopo di facilitare diverse situazioni in vista di un altro importante giorno festivo in calendario. In generale il Dpcm vigente permette dal 7 al 15 gennaio di spostarsi tra diverse Regioni solo in caso di motivazioni urgenti. Come ad esempio situazioni che riguardano il lavoro, lo studio o la salute. Sempre il 15 riapriranno i licei con il 50% di presenza in aula, anche se sembra che il Governo voglia iniziare già il 7.

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Dpcm, cosa decideranno Governo e comunità medica-scientifica

Inoltre dovrebbe essere prolungata la disposizione che permette le visite al massimo per due persone (parenti o amici) con numero non sottoposto a limitazioni nel caso di presenza di bambini di età inferiore ai 14 anni o di persone non autosufficienti. Questa disposizione scade il 6 ma potrebbe essere prorogata, per l’appunto. Inoltre ci sarebbe una ulteriore suddivisione generale in fasce di rischio, così ripartita in tutto il Paese:

  • 7-8 gennaio zona gialla
  • 9 e 10 zona arancione
  • 11-15 gennaio zone gialle, arancioni o rosse dopo monitoraggio

E sempre il 15 il Governo annuncerà un nuovo Dpcm. Alcune regioni rischiano di passare dal giallo all’arancione. Si tratta di Veneto (che è la zona d’Italia che mostra da alcuni giorni il numero più alto di nuovi contagi quotidiani, n.d.r.), Liguria e Calabria.

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Cambia il rischio per le zone collegato all’indice Rt

Stessa cosa potrebbe accadere anche ad Emilia-Romagna, Marche e Friuli-Venezia Giulia. Il resto d’Italia dovrebbe risultare giallo, anche la Lombardia. Ma il rischio farà cambiare colore con indice di contagio Rt pari a 1 (da giallo ad arancione) e 1,25 (da arancione a rosso). Stando alle ultime rilevazioni il valore attuale dello stesso si attesta sullo 0,93. In tal senso proseguiranno anche gli incontri tra il Governo ed i vari governatori regionali. A seconda delle attribuzioni di fasce di rischio, permarranno le restrizioni già note. Mentre continuerà ad esserci in maniera inalterata per tutto il territorio nazionale il coprifuoco notturno dalle ore 22:00 alle ore 05:00, sempre con le dovute eccezioni di urgenza.

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