Chiara Insidioso, l’appello della madre: “Aiutatela, ha voglia di vivere”

Danielle, madre di Chiara Insidioso, ha lanciato un appello su Facebook chiedendo allo stato un aiuto per assistere la figlia nel recupero.

La storia di Chiara Insidioso, ragazza romana di 26 anni rimasta gravemente ferita dopo l’aggressione del fidanzato, è una delle tante che descrive quanto sia prioritario combattere la violenza di genere nella nostra società. Nel 2014, quando aveva appena 19 anni, Chiara è stata aggredita in maniera selvaggia dall’allora fidanzato Maurizio Falcioni. L’aggressione era stata talmente violenta che la giovane ha rischiato di morire, finendo in coma per quasi un anno.

Subito dopo l’aggressione la polizia ha portato avanti le indagini ed ha trovato le prove per incastrare Falcioni per l’aggressione. L’uomo è stato condannato in primo grado a 20 anni di carcere, pena che è stata ridotta successivamente a 16 anni in secondo grado. Dopo un anno la giovane si è svegliata dal coma ed ha cominciato un lungo percorso riabilitativo che continua ancora oggi.

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Chiara Insidioso ha bisogno d’aiuto, l’appello della madre

L’entità dei danni cerebrali riportato in seguito all’aggressione ed il lungo periodo di coma avevano fatto pensare che Chiara potesse rimanere in stato vegetativo, ma la sua voglia di tornare a vivere è stata più grande della violenza subita e la ragazza, oggi 26enne, continua a fare progressi. Per raggiungere uno step successivo, però, ha bisogno di una struttura che glielo permetta.

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Proprio questa esigenza ha spinto la madre Danielle a lanciare un appello: “Mia figlia non è in stato vegetativo, ha bisogno di una struttura riabilitativa adatta alle sue necessità, perché ha ancora tanto da recuperare”, spiega la donna a News Mediaset, aggiungendo: “Chiara capisce due lingue, riesce ad usare il pc e lo smartphone ed anche a scrivere a penna”. Adesso c’è bisogno, però, di un ulteriore aiuto, una struttura che le permetta di essere in parte autosufficiente: “Ha voglia di vivere, non ha ricevuto giustizia… La vera pena la sta scontando mia figlia”.

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