Zona rossa Natale, “si a due non conviventi al cenone bimbi esclusi”

In occasione degli incontri in famiglia per le festività di fine anno, le restrizioni sulla zona rossa Natale presenteranno comunque qualche apertura, con tutta probabilità.

zona rossa Natale cenone
Disposizioni zona rossa Natale cenone FOTO Getty Images

In relazione alla zona rossa Natale, si attendono comunicazioni ufficiali da parte del Governo. Il primo ministro Giuseppe Conte aveva fatto riferimento alla necessità di dovere mantenere le restrizioni per le festività di fine anno. Il contagio continua ad imperversare e nuovi infetti e morti quotidiani rimangono alti in numero.

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Per cui si rende obbligatorio il dovere continuare ad intraprendere delle restrizioni in particolar modo per il periodo di fine 2020 ed inizio 2021. Che in circostanze normali porterebbe alla formazione di assembramenti. Adesso però è fondamentale limitare la mobilità proprio per non dare adito al sorgere di potenziali nuovi focolai di contagio. Ad ogni modo, nonostante la zona rossa Natale che dovrebbe vigere dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio, sembra che ci saranno delle parziali aperture. Si vocifera della possibilità di potere ospitare fino ad un massimo di due conviventi (da ascrivere però nel novero di parenti stretti, n.d.r.) in occasione del cenone della Vigilia o del pranzo di Natale, bambini esclusi fino ai 14 anni.

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Zona rossa Natale, permangono i divieti già noti

Richiesta l’autocertificazione per gli spostamenti. Per il resto, tutta Italia tornerà ad essere in zona rossa per i giorni indicati. E questo vuol dire che scatteranno comunque tutte le limitazioni già note ed illustrate nei passati Dpcm. Per cui permarrà il coprifuoco notturno dalle ore 22:00 alle ore 05:00 del mattino successivo.

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Rimarranno aperti solamente i negozi di beni necessari (supermercati, farmacie, negozi di elettronica, lavanderia, negozi per bambini, edicole, tabaccai) mentre dovranno restare chiusi ristoranti, bar, pasticcerie, rosticcerie, trattorie e simili, oltre che piscine, palestre, cinema e teatri. Per le attività basate sulla gastronomia sarà consentito il solo asporto o la consegna a domicilio.

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