Anticorpi monoclonali, “L’Italia ha una terapia efficace e non la usa”

Sorge una polemica che riguarda un trattamento a base di anticorpi monoclonali realizzata nel nostro Paese ma che non utilizziamo.

Italia anticorpi monoclonali, trapia
L’Italia non usa inspiegabilmente il trattamento a base di anticorpi monoclonali FOTO Getty Images

Il virologo Massimo Clementi dell’ospedale San Raffaele di Milano parla di una cura di anticorpi monoclonali tali da potere mitigare gli effetti della pandemia. L’edizione online de ‘Il Fatto Quotidiano’ riporta le sue dichiarazioni riguardo ad una terapia realizzata in Italia ed in grado di neutralizzare il virus in soli tre giorni senza alcuna necessità di ricovero.

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“Ma tale metodo è riservato agli Stati Uniti, in Italia non l’abbiamo mai usato. Ad inizio autunno questa terapia era anche stata offerta gratuitamente al nostro Paese, “ma chissà perché, non l’abbiamo mai usata. Avremmo potuto evitare almeno 10mila contagi in tal modo”. Quella degli anticorpi monoclonali è la stessa che ha consentito a Donald Trump di riprendersi molto velocemente dall’attacco del virus. E che è stata capace di salvare la vita del presidente statunitense, sul quale gravavano condizioni di criticità legate al sovrappeso ed all’età avanzata. Il virologo Clementi spiega anche che un trattamento costa mille euro e non comporta alcun effetto collaterale all’apparenza. È realizzato all’interno dei laboratori di Latina BSP Pharmaceutical.

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Anticorpi monoclonali, il trattamento appartiene ad Eli Lilly

Di questo ritrovato, gli Usa hanno acquistato quasi un milione di dosi, imitati da Canada e Stati Uniti. Non si capisce perché il nostro Paese ignori un metodo di cura efficace, che tra l’altro noi stessi produciamo per l’americana Eli Lilly. La cui sede europea sorge presso Firenze. Il trattamento utilizza il farmaco noto come bamlanivimab o Cov555. C’erano a disposizione 10mila dosi gratuite per il nostro Paese, a scopo di osservazione per un trial clinico. L’Italia però ha scelto di non avvalersi, mentre cominciavano a farsi sentire gli effetti della seconda ondata.

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Il tasso di efficacia è molto elevato

Una parziale spiegazione arriva dal divieto da parte dell’Agenzia Europea del Farmaco ad autorizzare dei prodotti farmaceutici in via di sviluppo. Anche se è possibile comunque prenotarli, cosa che hanno fatto i Paesi sopracitati. ‘Il Fatto Quotidiano’ ipotizza dei contrasti tra alcuni personaggi di rilievo della comunità medica e scientifica italiana. Fatto sta che gli anticorpi monoclonali, che negli Stati Uniti hanno ridotto il ricorso alla ospedalizzazione anche del 90%, in Italia non sono impiegati. E tanti virologi che conoscono il prodotto in questione si dicono sorpresi di tutto ciò. Spendendo parole di elogio per la cura a base di anticorpi monoclonali.

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