Guido Rasi, chi è l’ex presidente dell’Agenzia Europea dei Medicinali

Guido Rasi è l’ex presidente dell’Agenzia europea per i medicinali, che ha il compito di promuovere la salute dei cittadini valutando i medicinali nella UE.

L’Agenzia europea per i medicinali, in breve EMA, che protegge e promuove la salute dei cittadini e degli animali valutando e monitorando i medicinali all’interno dell’Unione Europea.

I compiti principali dell’EMA riguardo l’autorizzare e monitorare i medicinali che circolano nell’Unione Europea. Le imprese chiedono l’autorizzazione per l’immissione in commercio, che viene rilasciata dalla Commissione Europea e, qualora concessa, questa permette al di inserire il medicinale interessato nell’intero territorio dell’UE. L’EMA è gestita da un consiglio di amministrazione composto da 36 membri, nominati per agire nell’interesse pubblico. Questi non rappresentano alcun governo o organizzazione, ma definiscono il bilancio dell’agenzia. Il direttore esecutivo dell’agenzia è responsabile degli aspetti operativi, delle questioni relative al personale e alla redazione annuale del lavoro.

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Guido Rasi, chi è l’ex direttore esecutivo dell’EMA

Fino a qualche settimana fa il direttore esecutivo dell’Agenzia europea dei medicinali era il professor Guido Rasi, che ha terminato il suo mandato nel bel mezzo della più grande emergenza sanitaria dell’ultimo secolo. L’ex direttore esecutivo è un microbiologo ed ha lasciato il suo incarico dopo 9 anni di mandato. Il professore è a conoscenza di tutti i dati riportati durante la fase di sperimentazione del vaccino anti-Covid.

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Dopo un po’ che il vaccino contro il Coronavirus sarà in circolo, tutto questo finirà. Più si fa in fretta a vaccinare la popolazione e prima finirà“, ha riportato il professor Guido Rasi in merito all’emergenza sanitaria in corso. E’ sua opinione che il vaccino ci sarà e funzionerà, ma sarà necessaria una campagna di distribuzione efficiente. Inoltre, ha ricordato l’importanza di comprendere se il vaccino avrà solo la funzione di prevenire la trasmissione o se limiterà l’evoluzione della malattia una volta contratto il virus.

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