Cos’è la nebbia cognitiva? Si tratta di una particolare condizione cronica che attanaglia il cervello di diversi individui in precedenza positivi.
![nebbia mentale virus positivi](https://www.viagginews.com/wp-content/uploads/2020/11/nebbia-mentale-virus.jpg)
Tra gli effetti collaterali direttamente imputabili alla pandemia c’è la cosiddetta ‘nebbia cognitiva‘. Si tratta di un vero e proprio offuscamento mentale che si presenta anche a distanza di settimane e settimane. Ne sono soggetti anche gli individui guariti. È un indolenzimento del cervello che in media colpisce uno su venti, generalmente di età compresa fra i 18 ed i 49 anni.
Leggi anche –> Virus, i numeri di mercoledì 18 novembre: 34mila casi e 750 morti
Tra alcuni dei sintomi più facilmente riscontrabili figurano delle amnesie frequenti su ciò che è recente o recentissimo. Ed oltre a deficit della memoria a breve termine c’è anche una marcata difficoltà nel concentrarsi. Non esattamente la condizione ideale per chi deve lavorare. La comunità medica-scientifica ha già etichettato questi disturbi nel novero della sindrome del post-virus, anche nel lungo periodo. Ad oggi non c’è una spiegazione ufficiale in relazione a questa condizione. Alla quale sono soggetti anche individui in precedenza debolmente positivi.
Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI!
Leggi anche –> Pandemia, Lopalco avverte: “Non andrà mai più via”
Nebbia cognitiva, ne sappiamo veramente poco
Tali deficit caratterizzano anche altri tipi di malattie, come la mononucleosi, alcuni tipi di herpes e la malattia di Lyme. La nebbia cognitiva è un qualcosa che continuerà ad essere studiata. Ciò porta anche ad avere dei mal di testa. Una possibile spiegazione potrebbe arrivare dall’infiammazione dei vasi sanguigni collegati al cervello. Oppure che i processi di difesa del sistema immunitario scatenati per debellare una infezione comportata da un virus, restino attivi in maniera persistente fino a risultare dannosi. Ci sono delle molecole immunitarie che possono diventare a loro volta vere e proprie tossine. Infine la nebbia cognitiva sembra abbia colpito già circa il 10% di chi ha vissuto una condizione da positivo nelle settimane o nei mesi scorsi.
Leggi anche –> Zona rossa regole | massima allerta estesa anche ad altre regioni