Secondo Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico scientifico, dopo il 4 dicembre i negozi e i ristoranti potranno probabilmente tornare a una seminormalità.
“Se anche la curva dovesse scendere nelle prossime settimane, noi un Natale tradizionale ce lo dobbiamo scordare. Possiamo immaginare un Natale più sereno, più legato alle tradizioni squisitamente familiari”: a dirlo è Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico scientifico, intervenendo ai microfoni di Porta a Porta. Secondo l’esperto “l’andamento della pandemia è ancora molto pesante, i numeri sono molto forti anche se apparentemente questa curva sembra stabilizzarsi. Le centinaia di vittime che abbiamo tutti i giorni ci stanno a ricordare che siamo ancora nel pieno del problema”. Ma dopo il 4 dicembre “i negozi e i ristoranti potranno probabilmente tornare a una seminormalità se rispetteranno quelle regole”. “Sarà una quasi normalità – precisa -, non un libera tutti”.
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Il dicembre che ci aspetta secondo Miozzo
Agostino Miozzo è intervenuto anche sulla scuola: “Il rischio all’interno della scuola oggi è sicuramente inferiore che all’esterno – ha detto -. È molto più alta la possibilità per i ragazzi passando la mattinata in un centro commerciale, al di fuori di un bar, in un’aggregazione non controllata oppure in una didattica a distanza in cui si riuniscono in 4, 5 o 6 nella stessa casa, senza alcun controllo, senza alcuna mediazione che invece l’insegnante ti impone. Nell’orario di scuola devi avere la mascherina che è garantita per tutti. Sei obbligato a sanificarti e a mantenere le distanze”. Tant’è.
Intanto si mormora che, con le vacanze natalizie ormai alle porte, il Dpcm in scadenza il 3 dicembre potrebbe essere prolungato per qualche altra settimana, per poi lasciare il posto a un nuovo decreto ad hoc a ridosso del 25 dicembre. Una delle ipotesi allo studio per non penalizzare ulteriormente i consumi è la possibilità di tenere i negozi per lo shopping aperti anche di sera tardi.
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EDS
