Scuole chiuse, l’allarme di Miozzo: “Qui la vera emergenza, vanno riaperte”

Le scuole chiuse in alcune Regioni è stato necessario per l’elevato numero di casi: torna a parlare il coordinatore del Cts Agostino Miozzo

L’emergenza sanitaria non vuole dare tregua all’Italia ed è tornata più presente rispetto a marzo ed aprile. Così è tornato a parlare il dottor Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, che ha svelato: “Le nuove misure sembrano stiano dando qualche risultato, ma i dati vanno letti in una sequenza temporale più ampia delle ultime 24 ore”. Poi ha aggiunto che non bisognerà pensare al Natale: “Abbiamo davanti un lungo percorso che non finirà esattamente il 25 dicembre, ma andrà avanti sempre di più. Se tutti insieme spegnessimo un po’ le luci delle aspettative, saremmo di grande aiuto al sistema e a quanti sperano di far ripartire la vita economica e sociale del Paese per quella data”.

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Scuole chiuse, la verità di Miozzo

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Inoltre, ha svelato il problema più grande esistente al momento: “C’è però un’emergenza che dobbiamo affrontare subito ed è quella delle scuole. Molti politici hanno scelto di sacrificare la scuola per contrastare rapidamente l’emergenza”. Infine, lo stesso Miozzo ha espresso il suo punto di vista nel dettaglio: “Rispondo con il messaggio del governo inglese che annunciando il lockdown totale ha lasciato aperte le scuole: ‘Essere a scuola è vitale per l’istruzione dei bambini e per il loro benessere. Il tempo trascorso fuori dalla scuola è dannoso per lo sviluppo cognitivo e accademico dei bambini, in particolare per i bambini svantaggiati. E questo può influenzare sia gli attuali livelli di istruzione che la futura capacità di apprendimento dei bambini'”.

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