Miozzo avverte: “Il problema resta nella trasmissione dei dati”

Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, è tornato a parlare durante la trasmissione su La7 “DiMartedì”: ecco tutta la verità

Il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, ha svelato novità importanti durante la trasmissione su La7Di martedì” focalizzandosi sui 21 indicatori per le fasce di rischio: “Non credo che serva più semplicità. Questi dati sono stati innanzitutto concordati con le Regioni, concordati e definiti in un periodo in cui la curva era in una fase discendente. Il vero problema è la capacità da parte delle Regioni di riscontrarli. Questi dati danno una fotografia perfetta se vengono riscontrati. Ci sono difficoltà nella raccolta e così anche nella trasmissione”.

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Miozzo sulla riapertura delle scuole

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Nelle scorse ore lo stesso coordinatore del Cts ha parlato anche sulla possibile riapertura delle scuole: “Al momento ci sono valutazioni ed analisi superficiali sulla scuola in epoca di coronavirus. Che il ritorno a scuola portasse con sé il rischio di un rialzo dell’epidemia era ben prevedibile, non fosse altro per il fatto che muovere dieci milioni di persone nelle stesse ore della giornata crea i picchi di traffico automobilistico ma soprattutto nei trasporti pubblici La fine di settembre e le prime settimane di ottobre hanno visto la curva dei contagi salire rapidamente”.

Infine, ha rivelato il suo punto di vista per quanto riguarda quest’aspetto fondamentale che coinvolge la vita quotidiana di milioni di italiani: “Il buon senso resta nel comprendere che la scuola è comunque un ambiente protetto, controllato, dove ci sono regole precise. Gli insegnanti e il personale obbligano i ragazzi al rispetto delle regole comportamentali e dove oltre l’obbligo c’è il momento educativo, pedagogico”.

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