In merito alla possibilità di assistere ad un nuovo lockdown, arriva una chiusura netta da parte del Governo: “Non sarebbe sostenibile”.
Il Governo farà di tutto per scongiurare un nuovo lockdown. Richiudere di nuovo l’Italia intera sarebbe disastroso per l’economia ed anche per il benessere dei cittadini, più che nel primo caso già verificatosi nella scorsa primavera. Il primo ministro, Giuseppe Conte, si è incontrato con gli altri titolari dei dicasteri del suo Esecutivo, alla presenza anche dei dottori Silvio Brusaferro e Franco Locatelli, presidenti rispettivamente dell’ISS e del CSS.
L’agenzia Adnkronos fa sapere che gli esperti ritengono come più a rischio la fascia di età compresa fra i 14 ed i 18 anni. Non a caso proprio loro che studiano al liceo sono sottoposti a didattica a distanza totale. La scuola in presenza resta solo fino alla prima media. La suddivisione in fasce di rischio del territorio italiano è volta proprio a scongiurare la triste eventualità di un nuovo lockdown.
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Nuovo lockdown, la misura non è sostenibile: “Per questo c’è la divisione in fasce”
Laddove ce ne sia il bisogno, le autorità locali e nazionali possono intraprendere azioni mirate, stringendo od allentando la maglia dei controlli. “Il tutto su base scientifica”, precisa il governo. Nel frattempo alcune regioni che si trovano nella catalogazione del giallo – la meno a rischio – possono diventare arancioni od anche rosse nei prossimi giorni. Ma un nuovo lockdown totale non è sostenibile, come sostenuto anche dal ministro per Affari regionali e Autonomie, Francesci Boccia.