Covid e alta velocità: Trenitalia e Italo tagliano i collegamenti

Covid e alta velocità: Trenitalia e Italo tagliano i collegamenti.

Trenitalia e Italo (Adobe Stock)

Brutte notizie per chi deve viaggiare attraverso l’Italia, sebbene nelle regioni rosse gli spostamenti siano stati limitati. Le società ferroviarie Trenitalia e Italo hanno tagliato drasticamente i treni ad alta velocità. Soprattutto Italo che ha lasciato soltanto 8 treni.

I viaggi a lunga percorrenza sui treni ad alta velocità si sono fortemente ridotti, sia perché la gente si sposta molto meno, a causa dell’emergenza sanitaria, sia perché sono state introdotte nuove restrizioni e chiusure anti-Covid che hanno portato a nuove limitazioni nella mobilità, insieme a una inevitabile riduzione dei viaggi di lavoro (stop a fiere, eventi, spettacoli, manifestazioni ecc…).

Mantenere invariati gli stessi collegamenti ad alta velocità era dunque troppo oneroso per le compagnia ferroviarie. Pertanto sono arrivati i tagli.

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Covid e alta velocità: tagli ai collegamenti

A soffrire di più della forte riduzione dei viaggi a causa dell’emergenza sanitaria è la società Ntv proprietaria di Italo Treno, che è stata costretta a ridurre fortemente i propri collegamenti e mettere il personale in cassa integrazione.

Italo ha comunicato che garantirà solo 8 treni ad alta velocità in tutta Italia. Di fatto fermando gran parte della sua rete. La decisione è la conseguenza dell’ultimo DPCM che istituisce tre zone (gialla, arancione, rossa) con tre diversi livelli di gravità e di restrizioni, a seconda della diffusione dei contagi. Nelle zone arancioni sono vietati gli spostamenti tra regioni e tra comuni, in quelle rosse anche all’interno dei singoli comuni.

Italo treno “a decorrere dal 10 novembre – si legge in un comunicato – sospenderà la maggior parte dei servizi giornalieri del suo network, a causa della riduzione della domanda di oltre il 90% sul trasporto lunga percorrenza in tutta la Nazione e dell’introduzione delle limitazioni riguardanti la mobilità interregionale da e per territori strategici della propria offerta”.

La società ferroviaria precisa che “la situazione che si sta verificando per il trasporto Alta Velocità è identica a quella realizzatasi durante il lockdown di primavera, quando si registrò un crollo della domanda del 99% con gravi ripercussioni sull’intero settore”.

Italo manterrà 2 soli servizi giornalieri sulla direttrice Roma-Venezia e 6 servizi giornalieri sulla direttrice Napoli-Milano-Torino e applicherà la cassa integrazione al proprio personale”.

Trenitalia

Treni Trenitalia, Milano (iStock)

Anche Trenitalia taglia i suoi collegamenti dell’alta velocità, a causa della forte riduzione dei viaggi e delle nuove misure di lockdown. La società, come scrive Repubblica, ha già effettuato “una riduzione di 28 collegamenti che equivale ad avere oggi 190 Frecce al giorno, che corrispondono al 67% dell’offerta pre-Covid”.

I tagli riguardano i treni Frecciarossa e Frecciargento, per i quali la riduzione della domanda a ottobre è stata “pari al 65% rispetto allo stesso periodo del 2019, la flessione nei primi giorni di novembre è arrivata a -80%”, ha spiegato l’ad di Trenitalia, Orazio Iacono, in audizione alla Commissione Trasporti della Camera.

Nuovi tagli potrebbero arrivare la prossima settimana. Dall’8-9 novembre potrebbero essere cancellate altre 50 corse. “Questo ci permette comunque di garantire 140 frecce al giorno a partire dal 9 novembre, che corrispondono al 50% dell’offerta pre-covid – ha aggiunto Iacono -. Stiamo valutando un ulteriore terzo step a partire dal 14 novembre che prevede una riduzione che porterebbe a una circolazione di quasi 78 frecce al giorno che corrispondono al 28%-30% dell’offerta pre-covid“. Anche per Trenitalia una situazione difficile.

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