Seconda ondata | le previsioni nerissime del Gimbe | ‘Sarà un massacro’

La Fondazione Gimbe, che ha monitorato sui numeri legati alla pandemia in Italia, traccia un quadro estremamente negativo sulla seconda ondata.

seconda ondata cartabellotta
Gli effetti della seconda ondata per Cartabellotta del Gimbe saranno nefasti Foto Getty Images

La seconda ondata in corso ormai già da diversi giorni si sta dimostrando ben peggiore rispetto alla scorsa primavera. Lo afferma Nino Carabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che in un discorso tenuto alla Commissione Sanitò del Senato ha analizzato la situazione attuale dei contagi oggi.

LEGGI ANCHE –> Morti oggi | Tullio tra le vittime del virus | i suoi messaggi aprono gli occhi

A risultare decisivo in negativo è l’estensione del contagio ad alti livelli in tutto il Paese. Mentre da febbraio il contagio era esteso essenzialmente solo a Lombardia, Veneto e certe aree di Emilia-Romagna e Piemonte con una assoluta gravità, ora tale rischio si è estero all’Italia intera. Cartabellotta rimarca anche le criticità legate al sistema sanitario del meridione, che è più fragile. Inoltre l’arrivo della stagione fredda non farà altro che implementare ancora di più la circolazione del virus. Fino a quando non arriverà il caldo primaverile continuo, da questo punto di vista non ci sarà da aspettarsi niente di buono. Poi oltre alla seconda ondata, sarà presente contemporaneamente anche l’influenza, assieme ad altri malanni di stagione.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI!

LEGGI ANCHE –> Burioni contro Salvini, basta parlare di asintomatici

Seconda ondata, il quadro dipinto da Cartabellotta è molto pessimistico

E non finisce qui: il presidente di Fondazione Gimbe parla anche di “personale sanitario meno motivato, carenza di personale ed attriti tra governo e Regioni per la gestione della crisi”. Tutti fattori che di certo non aiutano. E piove sul bagnato, con Dpcm arrivati quando forse andavano introdotti prima e che comunque non sembrano evitare quello che pare essere il triste scenario di un nuovo lockdown totale. Misura che comunque in un mese potrebbe dimezzare il numero medio di casi quotidiani. Misure che andrebbero intraprese subito riguardano l’aumento dei tamponi da svolgere quotidianamente ed in maniera mirata. Poi l’uso di apparecchiature e software informatici per una tracciatura in tempo reale dei casi area per area. Ed il potere rendere disponibili ai tamponi in tempi accettabili l’intero Paese.

LEGGI ANCHE –> Mappa regioni: quali saranno in zona rossa, arancione e verde?

Impostazioni privacy