Giorgio Panariello, il dramma della morte del fratello Franco: cosa è successo

La morte di suo fratello Franco resta uno dei momenti più brutti e dolorosi per il comico Giorgio Panariello. 

Giorgio Panariello

Dell’accaduto ne ha sempre parlato poco e mal volentieri. Oggi ha deciso di raccontare il loro rapporto in un libro (“Io sono mio fratello”). “L’ho fatto per togliere dalla testa della gente che Franco fosse un ex tossicodipendente travolto dall’ultimo buco e far capire che la sua storia, una storia non troppo diversa da quella di tanti altri fantasmi che osserviamo distrattamente ogni giorni avvolti nei loro giacigli nelle nostre città, sarebbe potuta capitare a chiunque”. Così Panariello risponde a chi gli chiede il perché di questo libro.

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Franco Panariello è deceduto ben 9 anni fa. Nel 2011 i giornali avevano riportato la notizia che l’uomo fosse morto a causa di un abuso di sostanze stupefacenti. Dopo molte indagini e un processo, la verità venne fortunatamente a galla. Francesco si era sentito male durante una cena, ma le persone con cui era lo avevano abbandonato sul ciglio della strada. L’uomo morirà di ipotermia. Panariello ricorda che ritrovarono il corpo nella notte “buttato come fosse un materasso usato, tra i cespugli davanti al mare di Viareggio“.

Giorgio Panariello e Franco, due fratelli separati dal caso

Tra me e Franco la differenza l’ha fatta la fortuna“, così commenta il comico. I due fratelli erano stati separati fin da piccoli. Giorgio, essendo nato un anno prima, venne dato in custodia ai nonni. Franco finì invece in collegio. Nessuno dei due sapeva chi fossero i genitori.

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Nonostante l’infanzia difficile e turbolenta, Panariello ricorda con parole d’affetto il fratello Franco. “Un ragazzo selvaggio. Un poeta. Uno spirito ribelle. Una persona buona. Un ossimoro vivente“. Sono queste le parole che usa per descriverlo. Nonostante i possibili difetti e i caratteri così diversi, Giorgio e Franco provavano un affetto viscerale l’uno per l’altro. Ad oggi rimangono solo i ricordi, ma Panariello è convinto che il fratello possa dare a tutti una grande lezione: “si può morire a testa alta, anche se hai un occhio storto e un polmone solo“.

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Francesco Panariello

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