Infermiera positiva | non lo sa e lavora in ospedale a contatto con tanti

È molto grave quanto avvenuto con una infermiera positiva che non era stata informata dell’esito del tampone svolto. Lei scopre tutto per caso.

infermiera positiva ospedale
Una infermiera positiva lavora in ospedale senza sapere di esserlo Foto dal web

Una infermiera positiva ha continuato a lavorare in ospedale, a contatto con i malati e con i colleghi, per una settimana. E questo è avvenuto perché lei stessa non sapeva di avere contratto il virus. Nessuno le aveva comunicato la cosa e questo ha esposto tante persone al rischio di finire a loro volta contagiati.

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La vicenda arriva dall’ospedale ‘Cervello’ di Palermo, dove l’infermiera positiva è in servizio all’interno del reparto di Ostetricia e Ginecologia. La diretta interessata ha saputo la cosa solamente nella giornata di giovedì 29 ottobre 2020. Ora la direzione dell’ospedale ha emesso un comunicato nel quale riferisce che è partita una serie di relative verifiche. Contestualmente è avvenuta anche la totale sanificazione dei corridoi e degli ambienti dove la professionista aveva svolto il proprio lavoro. Lei era in procinto di effettuare un secondo tampone e proprio in quella circostanza aveva richiesto di essere informata riguardo all’esito del primo test, svolto il 19 ottobre scorso.

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Infermiera positiva, nessuno l’aveva avvertita dell’esito del tampone

A distanza di dieci giorni è quindi venuta a conoscenza del fatto che fosse positiva. E subito ha avvisato le forze dell’ordine. Non si sa se la direzione dell’ospedale ‘Cervello’ abbia provveduto ad inviare un avviso alla propria dipendente, fatto sta che nessuno l’ha avvisata che avesse il virus in circolazione all’interno del suo organismo. I sindacati di categoria ora invitano l’ospedale stesso a contattare i pazienti entrati in contatto con l’operatrice sanitaria per avvertirli del fatto.

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Sul fatto parlando anche i sindacati

Il tutto sarebbe da imputare ad una norma introdotta durante il lockdown di marzo. Norma per la quale non c’è obbligo di quarantena per i lavoratori dell’ambito sanitario, oltre che per le autorità, se manca una manifesta sintomatologia. Questo quindi non contrasta il rischio che un lavoratore svolga la propria attività pur essendo infetto. Il sindacato dei medici Cimo parla di lungaggini burocratiche che portano al sorgere di simili, gravi disguidi, alla base di tutto.

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