Modella si toglie la vita a soli 20 anni: aveva subito molestie a 13 anni

Una modella si è tolta la vita a 20 anni dopo una nottata fuori: non era mai riuscita a superare le molestie subite a 13 anni.

Bellissima, intelligente, sensibile e con un futuro tutto da scrivere davanti, Caitlin O’Reilly aveva tutte le carte per vivere una vita piena e soddisfacente. Purtroppo, però, la sua giovane esistenza era stata devastata da un episodio di molestia sessuale subito quando aveva appena 13 anni. Un adulto, infatti, l’aveva adescata sul web in fase preadolescenziale e da quel momento aveva perso fiducia in sé stessa e nel mondo. Per quanto ci avesse provato, anche con l’aiuto dei genitori, Caitlin non aveva mai superato il trauma e lo scorso anno si è tolta la vita.

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La tragica vicenda si è verificata nell’agosto del 2019 a Manchester. Il corpo senza vita della modella è stato trovato in una camera d’albergo. La polizia ha aperto un’inchiesta sul suicidio, ma la morte non è trattata come sospetta. Sia la dinamica del decesso che i precedenti di instabilità mentale della giovane, infatti, non lasciano dubbi sul fatto che Caitlin si sia tolta la vita a soli 20 anni.

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Modella si toglie la vita, i genitori raccontano la storia per salvare altre giovani vite

Pochi giorni dopo la morte della modella, i genitori hanno cominciato a diffondere una campagna di sensibilizzazione sui problemi di salute mentale dei giovani. Per farlo portano come esempio la storia della figlia ed hanno chiesto anche Robbie Williams, amico fraterno del padre di Caitlin, di fare da testimonial per la campagna. Il cantante lo scorso anno ha accettato di buon grado di condividere un post in memoria della ragazza:

“Caitlin Nicole O’Reilly era una bellissima 20enne con l’intera vita davanti. Purtroppo si è tolta la vita. Il mio amico Pete vuole cercare di aiutare raccontando questa tragica vicenda per aumentare la consapevolezza tra i giovani che soffrono di problemi di salute mentale. Io sono onorato di supportarlo in memoria di Caitlin”.

Nei giorni scorsi i genitori della ragazza hanno messo in vendita una linea di magliette per ragazze in memoria della figlia. Per l’occasione la madre ha rilasciato un’intervista al ‘Daily Mail’ in cui ha raccontato che tipo di persona fosse sua figlia: “Quando abbiamo scoperto cosa le era successo a 13 anni è stato un enorme cambiamento nella vita di tutti. Pensava sempre di non essere degna. Il primo giorno che è tornata dalle superiori ho pensato che qualcuno l’avesse bullizzata. Sul braccio aveva scritto ‘Non sono buona abbastanza’. Le ho chiesto chi l’avesse scritto e mi ha risposto ‘Sono stata io'”.

Il trauma vissuto l’aveva spinta ad aiutare i ragazzi in difficoltà, a cercare di essere per loro un faro in una fase complessa della vita come l’adolescenza: “Anche quando stava male per i suoi problemi psicologici, stava sveglia fino a tardi per aiutare sui social media gli altri bambini”. La donna aggiunge poi: “Diceva loro che dovevano fare qualcosa a riguardo e cercare aiuto. Passava ore ad aiutare gli altri, ma lei non ha mai potuto aiutare sé stessa”.

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