Massimo Sestini, chi è il fotoreporter italiano: carriera e curiosità

Cosa sapere su Massimo Sestini, chi è il fotoreporter italiano apprezzato in tutto il mondo per i suoi reportage: carriera e curiosità.

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Classe 1963, fiorentino, Massimo Sestini è oggi senza dubbio il più noto dei fotoreporter italiani, che ha raccontato costume, politica e società negli ultimi 40 anni. La sua prima mostra, a Firenze nel 1980, era dedicata alla musica rock e all’epoca non era ancora maggiorenne. Da metà anni Ottanta, si rende protagonista di alcuni scoop.

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Sono immagini straordinarie quelle di Carlo d’Inghilterra fotografato a Recanati mentre dipinge un acquerello o dell’arresto a Ginevra di Licio Gelli, così come quelle dell’attentato al Rapido 904 nella galleria di San Benedetto Val di Sambro, fino ad arrivare a quelle di anni più recenti che lo hanno reso davvero una pietra miliare del reportage fotografico.

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Reportage indimenticabili: chi è Massimo Sestini

(Massimo Sestini/Getty Images)

Le sue foto, a partire dalla copertina del tedesco Stern, hanno fatto il giro del mondo andando a riempire le prime pagine dei principali giornali non solo nazionali. Qualche nome: Time, Life, Newsweek, New York Times, El Pais, Le Monde, Figaro Magazine, Sun, The Times. Sono molto famose le foto che rappresentano la tragedia della Moby Prince, ma sicuramente quelle che difficilmente dimenticheremo mai sono quelle degli attentati a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino, riprese dall’alto.

Diventa una sua peculiarità la foto aerea: dal Giubileo agli scontri al G8 di Genova, fino alla folla ai funerali di papa Giovanni Paolo II. Le sue foto sono esclusive e testimoniano un tempo fatto di grandi adunate di massa. Questo lo rende “istituzionale” e gli permette anche negli anni di collaborare ad esempio con le forze di polizia del nostro Paese, realizzando reportage direttamente dai loro mezzi. Nel 2014, a bordo della Fregata Bergamini, è stato testimone ad esempio delle operazioni di salvataggio Mare Nostrum. Sua è la foto dall’elicottero di un barcone alla deriva con un carico di 500 migranti, con la quale ha vinto il World Press Photo nel 2015. A settembre del 2020, ha inaugurato al Forte Belvedere di Firenze una mostra personale di fotografia monumentale, Bellezza oltre il limite.

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