Mino Reitano, chi era: età, carriera, vita privata del grande cantante

Mino Reitano è stato uno dei più importanti e prolifici artisti italiani degli anni ’70 e ’80. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lui. 

Mino Reitano è stato un cantautore, compositore e attore tra i più popolari nel panorama italiano. Artista noto e apprezzato per la sua vitalità e per l’esuberanza interpretativa, ha affrontato spesso nelle sue canzoni i temi dell’amore romantico, del Meridione e della condizione dell’emigrante. E’ stato autore delle musiche di quasi tutte le canzoni da lui incise (spesso in collaborazione con i fratelli Franco e Mimmo), ma ha scritto anche brani per altri artisti: il più famoso è sicuramente Una ragione di più, scritta insieme a Franco Califano per Ornella Vanoni, divenuto un classico della musica leggera italiana, senza però dimenticare celebri canzoni per bambini come “La sveglia birichina”. Conosciamo più da vicino questo importante protagonista del mondo dello spettacolo italiano.

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L’identikit di Mino Reitano

Beniamino Reitano, detto Mino, era nato in a Fiumara (Reggio Calabria) il 7 dicembre 1944 sotto il segno del Sagittario. Perse la mamma da piccolo, a soli 2 anni, e fu cresciuto dal padre, un ferroviere con la passione per la musica: suonava il clarinetto ed era il direttore della banda del paese. Fu proprio il genitore a trasmettergli quella stessa passione.

Mino Reitano studiò musica per otto anni in Conservatorio, suonando il pianoforte, il violino e la tromba. Iniziò la sua carriera nei primi anni ’70, dividendosi tra l’Italia e la Germania. Nel 1967 debuttò al Festival di Sanremo con Non prego per me, un brano scritto da Mogol e Lucio Battisti, ma il successo arrivò solo nel 1968 con due grandi hit: Avevo un cuore (che ti amava tanto) e Una chitarra, cento illusioni. Tornò a Sanremo nel 1969 in coppia con Claudio Villa, cantando Meglio una sera piangere da solo, e quello stesso anno scrisse per Ornella Vanoni Una ragione di più.

Negli anni ’70, quando era ormai un cantautore affermato, Mino Reitano incise una serie di dischi di successo, ottenendo piazzamenti di prestigio in molte competizioni canore. E, come accennato, fu anche autore di La sveglia birichina, un pezzo per bambini capace di vincere un’edizione de Lo zecchino d’oro. Nel 1988 tornò al Festival di Sanremo con un altro dei suoi grandi successi, Italia, scritto da Umberto Balsamo. Si esibì sul palco dell’Ariston in altre tre occasioni: nel 1990 con Vorrei, nel 1992 con Ma ti sei chiesto mai e nel 2002 con La mia canzone, senza però ottenere lo stesso successo.

Nel 2007 gli fu diagnosticata una malattia gravissima: un cancro all’intestino. Confortato dalla sua fede cattolica, l’artista affrontò con serenità questo periodo assai difficile, sottoponendosi anche a due interventi chirurgici. Purtroppo, il male non poteva essere curato e il cantautore morì ad Agrate Brianza il 27 gennaio 2009, il suo comune “adottivo”, dove è poi stato sepolto. L’adorata moglie Patrizia, madre delle sue due figlie Giuseppina Elena, nata nel 1978, e Grazia Benedetta, nata nel 1979, è stata al suo fianco fino all’ultimo.

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EDS

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