Sospensione campionato | ‘La Serie A va assolutamente fermata’

Ipotesi sospensione campionato, i vertici calcistici italiani sono contrari. Ma dal Ministero della Salute c’è una idea del tutto contraria.

sospensione campionato Napoli Genoa
Covid sospensione campionato Napoli Genoa FOTO Getty Images

Si sta parlando tanto di una paventata ipotesi sospensione campionato, dopo quanto avvenuto al Genoa. La società ligure ha fatto sapere di avere 10 calciatori della propria rosa positivi al Coronavirus, assieme a 4 componenti dello staff tecnico. La notizia è emersa dopo la sconfitta pesantissima per 6-0 subita in casa del Napoli, domenica 27 settembre 2020.

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E questo ha creato delle preoccupazioni più che comprensibili sia in casa azzurra che nella compagine del Crotone. I calabresi avevano giocato proprio contro il Genoa alla prima di campionato. Adesso arriva una affermazione importante in merito alla situazione sospensione campionato da parte di Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute. Intervistata da Radio Capital per la trasmissione ‘The Breakfast Club’, la esponente del Ministero fa riferimento ai protocolli unanimamente accettati da tutte le squadre di calcio coinvolte e dalla Lega Serie A e dalla FIGC. “Gli accordi presi in materia di sicurezza sono chiari, il calcio va sospeso. Il numero di positivi riscontrato è molto alto e chi ha contratto il Covid-19 non può giocare. Chiaramente il rischio di contagiare altre persone tra atleti ed addetti ai lavori è molto alto. Nessuno comunque sta facendo pressioni su di noi”.

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Sospensione campionato, Lega e FIGC vogliono andare avanti

Nonostante quanto accaduto comunque, i vertici calcistici italiani non intendono attuare alcuna sospensione del campionato. Si paventava la possibilità di rinviare in blocco la terza giornata in programma nel fine settimana del 2, 3 e 4 ottobre prossimi. Approfittando della pausa per le nazionali, questo avrebbe portato la Serie A a stare ferma in totale per un periodo di 3 settimane. Oppure si è pensato di fermare solamente le squadre che presentino eventualmente un elevato numero di positivi. Suscita poi polemiche anche la decisione, arrivata direttamente dal Ministero dello Sport, di aprire gli stadi ad un numero massimo di mille persone. Cosa che interessa anche altri eventi e manifestazioni sportive. Per Sandra Zampa tale scelta non andava resa operativa. “L’idea del comitato tecnico scientifico è diametralmente opposta a questo provvedimento. Gli esperti che lo compongono sono del tutto contrari alla presenza di tifosi allo stadio”.

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