Maria Giovanna Elmi, chi è la nipote attrice Nicoletta Elmi: età, foto, carriera

Nicoletta Elmi è entrata nella storia della televisione italiana interpretando particolarissimi ruoli. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lei.  

Prima modella, poi attrice, quindi logopedista. E’ questo il particolarissimo percorso professionale compiuto da Nicoletta Elmi. E non è detto che in futuro non riservi altre sorprese. Conosciamo più da vicino questa artista che è entrata nella storia della televisione italiana interpretando particolarissimi ruoli.

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L’identikit di Nicoletta Elmi

Nicoletta Elmi è nata a Roma il 13 febbraio 1964. Figlia di Mario Elmi, fratello della celebre annunciatrice e conduttrice televisiva Maria Giovanna, ha intrapreso il suo percorso artistico come modella bambina per alcune riviste specializzate nel settore. Sul finire degli anni ’60 ha preso il via la sua lunga e intensissima esperienza di attrice bambina, protrattasi fino al 1976. Dopo una brevissima comparsa nel film drammatico Le sorelle (1969) di Roberto Malenotti, è stata scritturata dalla società di produzione Mondial Te.Fi. per il musicarello Il suo nome è Donna Rosa (1969), diretto da Ettore Maria Fizzarotti e interpretato dal noto duo musicale Al Bano e Romina Power, e ha preso parte anche al seguito Mezzanotte d’amore (1970).

Stefano Vanzina l’ha poi voluta in Cose di Cosa Nostra, uscito nel 1971 con la partecipazione di Vittorio De Sica, Aldo Fabrizi e Carlo Giuffré. E dopo aver preso parte, anche se per poche inquadrature, all’opera di Luchino Visconti Morte a Venezia (1971), Nicoletta Elmi è entrata nella storia della televisione italiana per una serie di caroselli televisivi dedicati alla macchina fotografica Polaroid (1969, 1970, 1971, 1972, 1973) e alla carne in scatola Simmenthal (1971, 1972). Senza dimenticare la sua collaborazione con i registi Mario Bava per Reazione a catena (Ecologia del delitto) (1971) e Gli orrori del castello di Norimberga (1972) e Aldo Lado per Chi l’ha vista morire? (1971), oltre a una breve parentesi nel genere western con il misconosciuto Sotto a chi tocca! (1972), di Gianfranco Parolini, e nel grottesco con Io e lui (1973), di Luciano Salce. E ancora: Il mostro è in tavola… barone Frankenstein (1973), Le orme (1974), Il medaglione insanguinato (Perché?!) (1975), ma soprattutto Profondo rosso di Dario Argento (1975).

Grazie alla partecipazione a tutte queste pellicole horror e in virtù della sua giovane età, Nicoletta Elmi fu all’epoca soprannominata la Linda Blair italiana. L’esperienza di attrice bambina si chiuse con la partecipazione al film storico La linea del fiume (1976) di Aldo Scavarda, dopo di che l’attrice abbandonò momentaneamente le scene per tentare la carriera sportiva nella pallavolo, ma nel 1984 fece marcia indietro partecipando alle commedie Amarsi un po’… di Carlo Vanzina e Windsurf – Il vento nelle mani di Claudio Risi. Nel 1985 Dario Argento la richiamò per il suo ultimo film horror, Dèmoni (1985), e nello stesso periodo Carlo ed Enrico Vanzina le proposero il ruolo che l’ha resa nota al grande pubblico, quello di Benedetta Valentini, l’intellettuale dark de I ragazzi della 3 C (1987), che interpreterà per 3 stagioni. All’inizio degli anni ’90 Nicoletta Elmi decise di abbandonare, stavolta definitivamente, la carriera di attrice, trasferendosi a Milano, specializzandosi come logopedista e adottando tre bambini colombiani.

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