Bambino ucciso | già tre volte in ospedale con la madre indagata

La mamma del bambino ucciso di botte a Modica aveva ricevuto delle segnalazioni per maltrattamenti anche negli scorsi mesi.

bambino ucciso Modica
La madre del bambino ucciso già segnalata per maltrattamenti Foto dal web

Letizia Spatola, la mamma di Evan, il bambino ucciso di botte a soli 21 mesi e morto nell’ospedale di Modica, aveva già ricevuto delle segnalazioni per maltrattamenti ai danni del figlio. Il piccolo ha perso la vita lo scorso 17 agosto a causa della gravità delle lesioni riscontrate, ma quella era almeno la quarta volta che Evan veniva portato al pronto soccorso, in base a quanto fatto sapere da tgcom24.

LEGGI ANCHE –> Modica | la mamma del bimbo ucciso plagiata dal compagno | ‘Aveva paura’

Autore materiale delle percosse sarebbe Salvatore Bianco, 32enne convivente di Letizia e che di Evan non era il vero padre. Il papà biologico, un 26enne artigiano, ha già affermato alle forze dell’ordine di avere ricevuto più volte delle minacce da Bianco, che gli aveva detto che se la sarebbe presa anche con il bambino se non si fosse fatto definitivamente da parte nella vita di Letizia. Ora tanto quest’ultima quanto Bianco si trovano in carcere con l’accusa di omicidio colposo. La Procura di Siracusa sta portando le indagini e gli inquirenti hanno rilevato delle tracce di sangue all’interno della culla del bambino ucciso.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

LEGGI ANCHE –> Evan, restano in carcere la mamma e il convivente

Bambino ucciso, già tre i ricoveri gravi per episodi ‘strani’

Si apprende che da maggio in poi le visite in ospedale sono state ben tre. Una prima volta c’era stata una frattura del femore della gamba destra con altre lesioni importanti anche al ginocchio. Questo il 27 maggio. Già il successivo 12 giugno invece era sorta una infezione ad una ferita. E poi c’era stata una frattura ad una clavicola per Evan, giustificata da una caduta mentre giocava, come affermato dalla madre. Già allora però la donna non era stata creduta e la polizia l’aveva denunciata. La donna si dice estranea a qualunque episodio di violenza e parla di un compagno violento, del quale era succube e che l’aveva plagiata. Tesi sostenuta anche dal suo avvocato difensore, che la scagiona da qualunque tipo di accusa.

LEGGI ANCHE –> Il papà inascoltato: “Aveva presentato un esposto”

Impostazioni privacy