Funerali Elisa Pomarelli, polemiche: “Assurdo non venga riconosciuto il femminicidio”

Nel giorno in cui si celebrano i funerali di Elisa Pomarelli, infiamma la polemica per il mancato riconoscimento del femminicidio.

Il 25 agosto del 2019, Massimo Sebastiani compiva l’atroce e lucido femminicidio di Elisa Pomarelli. La giovane credeva di aver trovato in Massimo un amico fidato, ma l’uomo vedeva in lei qualcosa in più. Si era infatuato della ragazza ed aveva apertamente espresso il desiderio di portare la loro relazione di amicizia ad uno stadio più avanzato. Elisa, però, lo aveva rifiutato, spiegandogli che provava attrazione per le ragazze e non per gli uomini.

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Sembrava che Massimo avesse compreso e che tutto fosse normale. Ma l’uomo covava rancore e non potendola avere, ha deciso di ucciderla. In un primo momento ha cercato di insabbiare l’omicidio, ma alla fine il corpo di Elisa è stato trovato e si è visto costretto ad ammettere l’assassinio ed il tentativo di distruzione del cadavere. Reo confesso, Sebastiani ha richiesto il rito abbreviato, subordinando il giudizio ad una perizia psichiatrica che gli dovrebbe permettere di ottenere uno sconto di pena. L’uomo sarà giudicato, dunque, per omicidio e distruzione di cadavere.

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Funerali Elisa Pomarelli, le polemiche per il mancato riconoscimento del femminicidio

Oggi, un anno dopo la morte violenta di Elisa Pomarelli, a Piacenza si terranno i funerali della ragazza. Tutta la città sarà in lutto per 24 ore e tutti coloro che volevano bene ad Elisa potranno finalmente darle l’ultimo saluto. Tuttavia, anche in queste ore di cordoglio, non si spengono le polemiche per la decisione del tribunale di accettare il rito abbreviato. La legge, infatti, prevede che una simile soluzione (che comprende uno sconto di pena) non possa essere applicata ai reati che prevedono l’ergastolo. Tale sarebbe il reato commesso da Sebastiani se l’uccisione di Elisa fosse stata riconosciuta come omicidio aggravato.

La legge, sebbene non lo comprenda esplicitamente, prevede tra questi anche il femminicidio. Per femminicidio s’intende quelle uccisioni che sottendono ad una sovrastruttura ideologica di tipo patriarcale per la quale la donna dev’essere sottomessa all’uomo. Esattamente in questa tipologia di crimine è ascrivibile il reato di Sebastiani, il quale ha ammesso di aver ucciso Elisa perché lei non voleva più vederlo. Sul mancato riconoscimento dell’omicidio aggravato si è espressa duramente Alice Coffin, attivista impegnata contro le violenze di genere: “Il ricorso al rito abbreviato dimostra che la giustizia italiana fa ancora fatica a capire e quindi a perseguire i femminicidi”.

 

Elisa Pomarelli

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