Corea del Nord, “Kim Jong-un in coma”: il potere passa alla sorella

Secondo un diplomatico il leader nordcoreano Kim Jong-un è entrato in coma pochi giorni dopo aver ceduto parte dei suoi poteri alla sorella minore.  

Il dittatore nordcoreano Kim Jong-un è in coma e questo “potrebbe significare un disastro per il Paese”. A sostenerlo è Chang Song-min, diplomatico ed un ex collaboratore del defunto presidente della Corea del Sud Kim Dae-jung, a pochi giorni dal conferimento di alcuni dei suoi poteri alla sorella minore.

“Non è stata creata una struttura di successione completa, quindi Kim Yo-jong viene portata alla ribalta poiché il vuoto non può essere mantenuto per un periodo prolungato”, ha detto l’esperto ai media sudcoreani. Ma Kim Jong-un non è ancora uscito di scena.

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Le ultime notizie sullo stato di salute di Kim Jong-un

Pochi giorni fa il National Intelligence Service (NIS) ha annunciato che Kim Jong-un continuerà a “esercitare un potere assoluto” ma trasferirà gradualmente la sua autorità a Kim Yo-jong “per alleviare lo stress”. Il 36enne dittatore paranoico si è fatto vedere in pubblico solo una manciata di volte quest’anno, il che ha alimentato indiscrezioni e rumors di chi lo dà ormai per spacciato, a seguito di una mal riuscita operazione al cuore. Ma le voci sulla sua morte sono state finora sempre smentite.

Tra gli addetti ai lavori, tra l’altro, si mormora che se Jong-un non è più in grado di guidare lo Stato canaglia, ciò potrebbe significare un disastro per il suo popolo. Secondo Chris Mikul, che l’anno scorso ha scritto “I miei dittatori preferiti”, Jong-un potrebbe essere il leader “più benevolo” a governare il regno eremita, nonostante sia un “dittatore brutale”. Infatti, il despota ha sviluppato una passione per i videogiochi e il basket quando ha studiato in Svizzera in un contesto internazionale, il che significa che è diventato “completamente occidentalizzato” ed è uno dei leader più stabili sotto il regime poiché ha mostrato “una certa preoccupazione per il benessere”. Meglio lui, in altre parole, di qualunque altro potenziale successore.

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