Locatelli, a settembre scuole aperte “ad ogni costo”

Locatelli, a settembre le scuole riapriranno “ad ogni costo”. Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità commenta la situazione Covid in Italia.

Parole sorprendenti quelle del presidente del Consiglio Superiore di Sanità e membro del Comitato Tecnico Scientifico, Franco Locatelli, che ha commentato la recente impennata di contagi di coronavirus in Italia: “Riapriremo le scuole ad ogni costo”, ha detto. “Bisogna arrivare a ridosso della ripresa scolastica con il numero di casi più basso possibile. Meglio saremo messi il 14 settembre, più elevata sarà la probabilità di riprendere le lezioni senza rischi di dover poi chiudere classi o interi plessi”. “I contagi aumentano ma siamo ancora in vantaggio e possiamo contenere l’epidemia”; ma con una condizione: “O seguiamo le regole o rischiamo di dover chiudere altre attività, dopo le discoteche”. Alle accuse di chi pensa che si sia riaperto tutto troppo presto, risponde: “L’inizio della stagione estiva ha comportato la necessità di considerare alcune riaperture per non danneggiare l’economia del turismo e per consentire agli italiani di godere le vacanze in località montane e marittime, evitando l’estero”. La “colpa” dell’aumento dei contagi è di chi non ha rispettato le regole di distanziamento sociale e prevenzione. Ha detto Locatelli: “Forse, si doveva prestare maggiore attenzione al rispetto delle regole d’oro: indossare la mascherina nei luoghi chiusi e all’aperto in caso di impossibilità a mantenere il distanziamento interpersonale adeguato, osservare una scrupolosa igiene delle mani ed evitare assembramenti”.

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Franco Locatelli, i commenti sulla situazione Covid attuale in Italia

Locatelli

Sull’ultimissima decisione di chiusura, di nuovo, di tutte le discoteche italiane, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità ha detto che si tratta di una “scelta improcrastinabile”. Le sue parole: “Avrà un impatto economico, purtroppo, ma la salute viene prima di tutto e quanto abbiamo visto accadere nelle discoteche come luoghi di assembramento va evitato altrimenti rischiamo di ritrovarci presto in una situazione più allarmante”. L’Italia, però, secondo Franco Locatelli si trova ancora in una situazione “privilegiata”. Ha spiegato: “Per ora, l’Italia, fortunatamente, è ancora in una posizione privilegiata […] Si è passati in una settimana da 200-300 al giorno agli oltre 600 di Ferragosto. Si osserva una riduzione dell’età dei contagiati dovuta al fatto che abbiamo imparato a proteggere gli anziani. […]  Tanti i ventenni ricoverati. Nessuno è immune”. Proprio i ragazzi giovani sarebbero stati quelli che più hanno sottovalutato la situazione della pandemia nelle ultime settimane. Ha detto Locatelli: “Hanno recepito messaggi sbagliati lanciati anche da una parte della comunità scientifica e cioè che il Covid 19 fosse ormai alle spalle. […] Il fenomeno è in parte legato ai vacanzieri”. Gli italiani rientrati dalle vacanze all’estero sarebbero stati uno dei principali canali d’infezione di questa nuova seconda ondata: “A seconda delle Regioni, il 25-40% dei casi sono stati importati da concittadini tornati da viaggi”; gli immigrati, invece, c’entrano poco: “Il contributo dei migranti, intesi come disperati che fuggono, è minimale, non oltre il 3-5% sono positivi e una parte si infettano nei centri di accoglienza dove è più difficile mantenere le misure sanitarie adeguate”. Non bisogna escludere la possibilità di una nuova chiusura parziale delle attività: “Oggi chiudono le discoteche, domani chissà. Dipende da noi cittadini. Non continuiamo così. Abbiamo ancora dei vantaggi, sfruttiamoli”.

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