Scappa per chiedere aiuto mentre il patrigno uccide la madre e la sorella

Scappa per chiedere aiuto mentre il patrigno uccide la madre e la sorella. La tragica vicenda avvenne quando la piccola aveva solo 10 anni. Il suo racconto di quella notte è pieno di paura e di dolore.
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Chelsea Chambers ha ricordato il dramma che cambiò per sempre la sua vita. Il patrigno, David Oakes, si intrufolò nella loro casa e uccise sua madre, Christine, 38 anni, e la sorellina, Shania, di soli due anni.

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Corre a chiedere aiuto mentre il patrigno uccide la madre e la sorella

Era il giugno del 2011 e la piccola Chelsea aveva solo 10 anni. Fu allora che la bimba visse qualcosa che cambiò per sempre la sua vita. Il suo patrigno, David Oakes, entrò una notte nella casa nella quale la bambina abitava con sua madre e sua sorella, armato di un fucile, un’ascia e una tanica di benzina. Dopo aver torturato la donna, Oakes uccise lei e la bimba di due anni che avevano avuto insieme. Chelsea riuscì a scappare per chiedere aiuto, ma mentre correva quella notte sapeva che in casa quell’uomo avrebbe compiuto una strage.

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Oakes quella notte chiese a Christine di spogliarsi e cominciò a tagliarle i capelli prima di torturarla e ucciderla assieme alla figlia, per poi puntarsi la pistola contro nel tentativo fallito di suicidarsi.
Christine si era avvicinata ad Oakes a seguito dalla separazione dal marito Ian Flitt. A Chelsea l’uomo non era mai piaciuto, soprattutto dopo aver scoperto le brutali violenze che compiva abitualmente su sua madre. La bambina sperò che con la nascita della piccola Shania le cose migliorassero, ma purtroppo non fu così. Quando finalmente la donna decise di separarsi dal suo aguzzino, iniziò una battaglia legale per la custodia della figlia.

Oakes entrò nella casa di Christine e delle sue figlie proprio la sera prima del giorno nel quale era fissata l’udienza del processo per l’affidamento della piccola Shania.

Quella sera Chelsea sentì l’uomo spaccare il televisore con l’ascia e minacciare sua madre di tagliarle i capezzoli dopo che si fu spogliata e annunciare che si sarebbe portato via le loro bare. Christine riuscì ad abbracciare un’ultima volta sua figlia dicendole che era orgogliosa di lei e sussurrandole all’orecchio di andare a chiedere aiuto.
Chelsea, scappando dalla finestra, riuscì a raggiungere il padre a Braintree, nell’Essex per chiede aiuto.

La vita di Chelsea dopo quella tragica notte

Purtroppo quella notte le forze dell’ordine arrivarono troppo tardi. Oakes era riuscito ad uccidere Christine e Shania. La piccola Chelsea ha testimoniato in tribunale contro l’assassino di sua madre riuscendo a farlo condannare per omicidio nel 2012. Solo 4 mesi dopo l’inizio della sua carcerazione però Oakes morì di cancro a 51 anni e Chealsea visse questa come una grandissima ingiustizia. La ragazza, al compimento del suo 18esimo anno, ricevette 21.500 sterline a titolo di risarcimento. L’uomo aveva più volte minacciato di morte sua madre prima di compiere il terribile gesto, ma nessuna delle segnalazioni ricevute aveva fatto partire l’allerta da parte della polizia e Oakes era rimasto libero.

Anche il padre di Chealsea morì nel 2015, per overdose da eroina, e per la ragazza fu un dolore fortissimo che la portò ad attraversare un momento di grande depressione.
Oggi Chealsea ha 19 anni e si è legata sentimentalmente con Billy Hartland, un ragazzo di 21 anni, con il quale vive a Bury St Edmunds, nel Suffolk e con cui crede di poter creare una propria famiglia, alla quale poter raccontare orgogliosamente di sua madre e di sua sorella.
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