Contro lo stress da pandemia arriva l’urlo liberatorio in Islanda

L’iniziativa contro lo stress da pandemia: l’urlo liberatorio in Islanda. Promosso dall’ente del turismo islandese. Ecco di cosa si tratta.

stress pandemia urlo islanda
Urlo nella natura (Adobe Stock)

Chi non è stressato da questi lunghi mesi di pandemia da coronavirus? Dopo il lungo isolamento chiusi in casa e poi la lenta riapertura delle attività e degli spostamenti ma ancora tra mille incertezze. Uno stress che si è accumulato e sedimentato e che in molte persone sta causando non pochi problemi psicologici.

Ora se lo stress vi ha provato ma non soffrite di disturbi psicologici tali da richiedere l’intervento di un terapeuta professionista, c’è un molto molto originale e divertente per sfogarvi: l’urlo liberatorio in Islanda. Ecco di cosa si tratta.

Leggi anche –> Viaggio in Islanda: cosa vedere nella terra dei mille contrasti

Contro lo stress da pandemia l’urlo liberatorio in Islanda

Quando lo stress comincia ad avvicinarsi ai livelli massimi della soglia di sopportabilità è consigliato liberarsene, con un’attività che permetta di sfogarsi in modo sano. Così, può essere utile fare attività sportiva, a cominciare dalla corsa, andare in bicicletta, fare una passeggiata rigenerante in mezzo alla natura. Ma anche uscire con gli amici e magari cucinare o organizzare una festa. Tante sono le strategie che si possono mettere in atto, ognuna tagliata sulle esigenze e le preferenze di ciascuno di noi.

Anche urlare è un ottimo modo per sfogarsi, possibilmente in solitaria, non davanti alle altre persone, magari in un luogo isolato, circondati dalla bellezza ristoratrice della natura. Urlare dalla cima di una collina o di una montagna facendo risonare l’eco della propria voce o dentro un bosco protetti da occhi indiscreti. Urlare in mezzo a una pianura o rivolti al mare, a un lago o a una laguna.

Le occasioni non mancano per lanciare il proprio urlo liberatorio e gli islandesi hanno lanciato un’iniziativa davvero singolare e chiusura: lanciare un urlo, registrato, in mezzo alla natura dell’Islanda. L’iniziativa si chiama “Let It Out” che in inglese significa “lascia uscire tutto“. Dove per tutto si intende ovviamente lo stress, la rabbia e l’ansia accumulate durante la pandemia.

Leggi anche –> Il canyon più spettacolare e misterioso d’Islanda

stress pandemia urlo islanda
Canyon Fjaðrárgljúfur, Islanda (iStock)

Hai avuto un periodo molto duro quest’anno e sembra che tu abbia bisogno del posto perfetto per far uscire le tue frustrazioni. In qualche luogo grande, ampio e incontaminato. Sembra che tu abbia bisogno dell’Islanda. Registra il tuo urlo e noi lo libereremo nei bellissimi e ampi spazi all’aperto dell’Islanda. E quando sarai pronto, vieni a farlo dl vivo. Ti sentirai meglio, te lo promettiamo“.

Così l’ente del turismo islandese lancia l’iniziativa dell’urlo in mezzo alla natura della meravigliosa isola di vulcani, ghiacciai, geyser, gole e cascate. Uno dei luoghi più magici del mondo.

Se avete bisogno di sfogarvi in modo sano, con un urlo lanciato tra le bellezze incontaminate, e disabitate, della natura islandese è sufficiente andare sul sito web dedicato, lookslikeyouneediceland.com, cliccare su “tap to scream” (digita per urlare) e registrare il vostro grido. I responsabili dell’ente del turismo avranno poi cura di farlo risuonare in mezzo alla natura con delle casse acustiche posizionate in “sette, spettacolari e remote località dell’isola”.

Il video di presentazione dell’iniziativa

La registrazione dell’urlo liberatorio era inizialmente rivolta ai cittadini di Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Canada e Danimarca, ma il sito è accessibile a chiunque e ovunque e con la diffusione di internet è molto probabile che cittadini da tutto il mondo vogliano cimentarsi con questa esperienza liberatoria. C’è solo da provare.

Sul sito web sono segnalate anche le località dove le urla di sfogo verranno liberate. In attesa di poterle visitare dal vivo.

Leggi anche –> In Islanda la casa più isolata del mondo

islanda
Cacata di Seljalandsfoss (Foto di David Mark da Pixabay)
Impostazioni privacy