Alberto Matano furioso e disgustato: “Provo orrore e rabbia”

Il conduttore di ‘La Vita in diretta’ Alberto Matano ha manifestato sulla propria pagina Instagram tutta la sua rabbia ed il suo disgusto.

In questi mesi di lavoro a ‘La Vita in diretta‘, Alberto Matano ha conosciuto una graduale crescita di notorietà che si riscontra anche nel numero di follower su Instagram. Il conduttore apprezza l’affetto dei fan e lo ripaga pubblicando scatti che riguardano la sua attività lavorativa o la sua vita privata e condividendo con loro i suoi pensieri. Seguendo la propria etica lavorativa, Matano non disdegna inserire messaggi sociali importanti, come ad esempio quando ha invitato i follower a rispettare le regole della quarantena, o quando ricorda a tutti che stiamo ripartendo ma è bene non violare le disposizioni di sicurezza.

Leggi anche ->Alberto Matano, ironia sulla gaffe di Lorella Cuccarini con Luca Argentero

Nelle scorse ore Alberto non è riuscito a mantenere il silenzio sulla notizia di cronaca che sta sconvolgendo gli Usa e che si è diffusa in modo virale in tutto il mondo. Il povero George Floyd, uomo afroamericano di 46 anni, è morto durante l’arresto. Come accaduto altre volte in precedenza, l’agente che lo ha arrestato non ha usato mezze misure e dopo averlo atterrato e ammanettato gli ha tenuto il ginocchio sul collo sino a farlo soffocare. Da quando quelle immagini sono state diffuse a Minneapolis, città in cui è morto l’uomo, ci sono manifestazioni e proteste veementi.

Leggi anche ->Alberto Matano, messaggio per i fan: “Avanti con responsabilità”

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Alberto Matano arrabbiato per la morte di Floyd

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Alberto Matano (@albertomatano) in data:

Nel post in questione, il conduttore ha messo la foto che mostra la barbarie da parte dell’agente ed ha scritto: “È da ieri che penso a questa immagine. Il video condiviso tra i primi da @madonna fa ancora più male. Provo orrore, rabbia, sofferenza.
George Floyd è stato ucciso così sull’asfalto a Minneapolis. Aveva 46 anni. Per otto lunghissimi minuti un agente gli ha tenuto il ginocchio premuto sul collo. ‘I can’t breathe‘ “non riesco a respirare” ha implorato prima di soffocare. Oggi in centinaia hanno manifestato contro la violenza e il razzismo. Possiamo essere migliori di così”.

Alberto Matano

Impostazioni privacy