Il cantante Robbie Williams ha rivelato di recente di aver sofferto di attacchi di panico dopo che ha scoperto che il padre è malato di Parkinson.
Recentemente la vita di Robbie Williams ha subito qualche traversia di troppo. Quando, dunque, negli Usa è stata introdotta la quarantena il cantante ha subito un contraccolpo psicologico. L’idea di essere bloccato a migliaia di chilometri di distanza dai suoi genitori e quindi di non potergli stare accanto in questo periodo difficile lo ha fatto agitare non poco. L’ansia si è tramutata in attacchi di panico ed ha temuto che potesse tornare nell’incubo della depressione.
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Di recente, infatti, al padre è stato diagnosticato il Parkinson. Una brutta notizia che si è aggiunta a quelle dei mesi precedenti: “Abbiamo un sacco di problemi familiari in questo momento – spiega l’artista britannico – mio padre ha il Parkinson e mia suocera, che io amo, sta lottando contro una brutta malattia. Non possiamo stare con loro. Mio padre è a migliaia di chilometri di distanza”.
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Robbie Williams: “All’inizio della quarantena sono andato nel panico”
Il cantante è preoccupato anche per come la madre possa reagire a tutta questa situazione: “Mia mamma avrà 80 anni tra un anno ed io posso percepire tutte queste cose che frullano nella sua testa e nei suoi occhi”. L’insieme di queste preoccupazioni hanno avuto un effetto travolgente all’inizio della quarantena. Robbie in passato ha sofferto di depressione e alcolismo, problema che ha superato e che temeva potesse ripresentarsi in condizioni così difficili.
Robbie ha spiegato di aver avvertito “Paura e panico”, quindi ha aggiunto: “All’inizio della quarantena ho notato che stavo andando nel panico”. Tuttavia, questa volta è riuscito a gestire la situazione: “Ma ho visto la differenza tra la persona che ero e quella che sono ed ho pensato ‘Questo è interessante… domani sarà diverso'”.