Autocertificazione: dal 18 maggio solo per chi cambia regione

In attesa dei dati sui contagi di queste 2 settimane il governo pensa di abolire l’autocertificazione per gli spostamenti all’interno della regione.

Gli indizi sull’andamento della curva dei contagi sembrano essere positivi, ma prima di esserne certi bisogna attendere la conferma da parte del comitato tecnico-scientifico e della Protezione Civile. Con ogni probabilità domenica sera ci sarà una conferenza stampa in cui i membri dell’Iss e della Protezione Civile aggiorneranno l’Italia sull’andamento della crisi sanitaria in queste prime due settimane di fase 2. Se i dati saranno positivi il governo procederà con l’esposizione delle nuove aperture, concedendo di fatto il “libera tutti” in gran parte delle regioni.

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Contestualmente ad una concessione di questo tipo, il governo lavora all’abolizione dell’obbligo di autocertificazione all’interno delle regioni. Con ogni probabilità, dunque, sarà possibile muoversi liberamente all’interno del proprio comune di appartenenza senza dover giustificare lo spostamento. Chiaramente rimarrà il divieto di creare assembramenti o di organizzare feste e rimarrà l’obbligo di giustificare lo spostamento qualora si debba uscire dalla regione di residenza.

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Autocertificazione solo per cambiare regione e tutte le altre novità

L’abolizione dell’autocertificazione all’interno delle regioni dovrebbe arrivare con un apposito decreto legislativo che verrà approvato entro e non oltre domenica 17 maggio. Tra le novità presenti ci sarà la possibilità di incontrarsi con gli amici oltre che con i congiunti. Secondo quanto emerso non ci sarà un limite al numero di amici che si potranno vedere, purché si rispetti il divieto di assembramento. Potrebbe essere dato il via libera alla riapertura di bar e ristoranti praticamente in ogni regione e, in quelle dove il contagio è molto basso, anche ai centri commerciali. Chiaramente nel decreto verranno inserite le misure di sicurezza da applicare per poter riaprire.

In molte regioni riapriranno anche centri estetici e parrucchieri, mentre ci vorrà ancora del tempo prima che possano riaprire palestre e piscine. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora spera di poter dare il permesso a partire dal 25 di maggio, ma al momento su questa data non c’è certezza.

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