Un alto esponente di una cosca della ‘ndranghetà ottiene indisturbato un massiccio aiuto dal Reddito di Cittadinanza. Si indaga sul come sia possibile.
La Guardia di Finanza di stanza a Vibo Valentia ha scoperto una anomalia decisamente importante legata al Reddito di Cittadinanza. Le Fiamme Gialle, a seguito di una approfondita indagine, hanno infatti acclarato l’esistenza di una domanda volta ad ottenere il sussidio statale entrato in vigore l’anno scorso.
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Ma la richiesta non proviene da una persona qualsiasi, bensì da un boss della mala. Si tratta di un esponente della ‘ndrangheta attivo nell’area del Vibonese, tale Vincenzo Barba, che nei mesi scorsi è riuscito ad ottenere 4500 euro. L’erogazione della somma è iniziato a settembre del 2019 proseguendo fino a gennaio del 2020. Barba era riuscito a nascondere all’Inps il fatto che su di lui pendessero diverse condanne ed anche dei reati ancora oggi presenti. In tal modo non aveva avuto molte difficoltà nel ricevere un aiuto dallo Stato, ignaro di questa situazione. Questo malavitoso ha 68 anni e negli scorsi anni aveva ricevuto delle condanne al carcere in particolar modo per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, sequestro di persona, ricettazione, truffa e usura.
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Reddito di cittadinanza, boss della ‘ndrangheta ha percepito quasi 5mila euro
Soprannominato ‘U Musichiere’, l’uomo è considerato un alto esponente del clan della ‘ndrangheta Lo Bianco-Barba. La Ddda di Catanzaro lo ha arrestato in tempi recenti nell’ambito dell’operazione denominata ‘Rinascita Scott’. Nei confronti di Vincenzo Barba c’è ora l’ennesima denuncia, con la Procura della Repubblica di Catanzaro che lo ha citato per l’ultimo illecito a suo carico scoperto. A breve dovrebbe diventare operativo il sequestro della somma ottenuta tramite sotterfugio per il Reddito di Cittadinanza. Si indaga per cercare di capire se possano esserci – come sembra – uno o più individui conniventi che possano avere agevolato la richiesta di Barba allo scopo di fargli ottenere il sussidio.
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