Salvini, la proposta anti-Coronavirus: “Mille euro a famiglia per le vacanze”

“Se in famiglia sono in quattro e quest’estate vogliono andare in vacanza in Italia, diamo mille euro a famiglia”: parola di Matteo Salvini.

Salvare l’Italia dal Coronavirus: per Matteo Salvini è questa, oggi, la priorità numero uno. “L’auspicio è che ci sia un intervento autorevole di chi è garante della Costituzione e della democrazia”, ha detto il leader leghista riferendosi indirettamente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Premier Giuseppe Conte.

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Quanto alla polemica sul Fondo salva stati, ha dichiarato: “Chi va a Bruxelles senza il voto del Parlamento è fuori legge”. Ma il leader del Carroccio nell’ennesima conferenza stampa al Senato, accompagnato dal suo ex ministro all’Agricoltura e al Turismo Gian Marco Centinaio, ha detto anche molto altro.

La ricetta di Matteo Salvini per uscire dall’emergenza

Scopo della suddetta conferenza stampa, infatti, era quello di presentare le proposte della Lega per rilanciare il settore turistico. In tutto sono quattro, ma una fa sicuramente discutere più delle altre: erogare mille euro per ogni famiglia di 4 persone che deciderà di trascorrere le vacanze in una spiaggia o località di vacanza del nostro Paese. “Se in famiglia sono in quattro e quest’estate vogliono andare in vacanza in Italia, diamo mille euro a famiglia: altri Paesi europei danno questo contributo, facciamolo anche noi”. Parola di Matteo Salvini.

Sul tavolo anche la reintroduzione dei voucher per bar, ristoranti, alberghi, spiagge e agricoltura, e l’abbassamento dell’Iva sulle imprese del turismo. “L’Italia, a differenza dagli altri Paesi, paga molto di più, ed era una cosa da rivedere già in tempi di pace figuriamoci ora. Queste sono le nostre proposte concrete, speriamo di essere ascoltati”, ha detto Salvini, per poi soffermarsi su una questione che sta molto a cuore a tutti gli imprenditori balneari d’Italia, la direttiva Bolkenstein: “Fondamentale lo stop alla direttiva, l’ultima cosa che ci serve è svendere sottocosto stabilimenti balneari, spiagge o mercati al primo offerente, alla prima multinazionale cinese”.

Infine “proponiamo l’integrazione nella task force sulla riapertura con esperti del settore turismo: i nomi li abbiamo letti sui giornali. Ma nel formare quella squadra il governo ha ignorato tante categorie, non vorremmo che ci si limitasse ai professori, quelli li abbiamo visti all’opera nel 2011”. Così il segretario della Lega, il quale ha voluto rimarcare di non essere stato interpellato per la scelta degli esperti del comitato.

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