Morbillo | niente vaccino a causa della pandemia | “A rischio milioni di bimbi”

L’attuale emergenza sanitaria ha posto in secondo piano le vaccinazioni anti morbillo. Questo è un rischio da non prendere sotto gamba, anche in Italia.

morbillo vaccino
La pandemia attuale porta all’annullamento dei vaccini anti morbillo e questo è un pericolo Foto dal web

C’è un gravo rischio legato alle mancate vaccinazioni di massa contro il morbillo. E c’entra l’attuale pandemia che ha colpito il mondo intero. In ben 37 paesi la situazione del momento ha fatto si che i rispettivi governi limitassero i programmi di vaccinazione ed ora tutto ciò potrebbe esporre una cifra enorme di bambini al pericolo di contrarre proprio il morbillo.

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Lo fa sapere l’Organizzazione Mondiale della Sanità unitamente all’Unicef, con la sospensione od il rinvio delle campagne di vaccinazione per quanto riguarda 24 nazioni ed addirittura il totale annullamento per altre 13. L’Oms segnala pericolosi focolai di morbillo in zone povere del mondo come Bangladesh, Sud Sudan, Nigeria così come in altre in cui le economie faticano, come Ucraina, Brasile, Kazakistan ed altre. Ad esempio in Repubblica Democratica del Congo c’è una epidemia di morbillo attualmente in atto che ha già ucciso 6mila persone. Nel 2018 i decessi ammontano invece a 140mila, quasi tutti neonati o bimbi in tenera età.

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Morbillo, pericolo da non sottovalutare con l’interruzione dei vaccini

Ed anche in Italia la lotta per contrastare il morbillo ed altre malattie si è fermata. La stessa Società italiana di Pediatria esprime i propri timori in merito. “Sia per le misure preventive di isolamento sociale che per altri timori, molte famiglie hanno rinviato gli appuntamenti previsti in cui far vaccinare i propri figli. Del resto alcuni centri vaccinali sono chiusi, ma è inaccettabile l’interruzione di un servizio pubblico – anche per breve tempo – di un servizio deputato a fornire protezione ai più piccoli. Situazione come questa creano sacche di soggetti suscettibili e sfiducia nei confronti della nostra categoria, con il rischio di morbilità e di mortalità connesso”.

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