Coronavirus, Merate: sindaco nella bufera per aver inaugurato un supermercato

Coronavirus: il sindaco di Merate è finito al centro delle polemiche social per aver inaugurato un supermercato davanti ad una folla di clienti.

La foto di un taglio del nastro all’interno di un supermercato a Merate, nella Brianza lecchese, ha generato una violenta polemica sui social. Lo scatto è stato pubblicato su Twitter dal noto virologo Roberto Burioni in risposta a chi lo accusava di fare polemiche fuori luogo sulla diffusione del video. Prima della diffusione degli scatti, però, a sollevare la polemica erano stati i consiglieri della minoranza del comune di Merate. Questi infatti ritengono che il sindaco ed il suo vice si sono macchiati di una violazione che meriterebbe la conclusione del suo incarico.

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In una nota pubblicata proprio dall’opposizione si legge: “Un assembramento di persone, nonostante l’espresso divieto di manifestazioni per arginare l’emergenza coronavirus. Una gravissima violazione del decreto governativo che evidenzia l’assoluta mancanza di senso di responsabilità che il momento storico richiede. Per di più la violazione viene commessa dal primo cittadino che è autorità di pubblica sicurezza. Si sospendono servizi essenziali e si impongono grosse limitazioni alla socialità, ma si inaugura un supermercato”.

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Coronavirus: il sindaco di Merate replica alle accuse

Dopo aver saputo delle accuse mosse dai consiglieri della minoranza del comune di Merate, il Sindaco Massimo Panzeri ed il suo vice Giuseppe Procopio hanno replicato con una nota pubblica. Su questa, riportata dal ‘Corriere della Sera, si legge: “Contrariamente a quanto riferito non c’è stata alcuna inaugurazione proprio per le restrizioni vigenti. Il sindaco, l’assessore e il prevosto sono stati invitati dalla proprietà presso il supermercato a porte chiuse, alle 8.30, per una benedizione e un saluto di vicinanza ai dipendenti che iniziavano il turno. Alle 9 il market ha aperto regolarmente e sono state scattate le foto con la clientela numerosa che attendeva di entrare a fare la spesa come accade quotidianamente. Si trattava di un evento importante in quanto con il passaggio di proprietà sono stati salvaguardati un centinaio di posti di lavoro. Si è voluto dare un segnale di fiducia ai dipendenti che erano molto preoccupati. Chi ha innescato la polemica ha cercato solo di screditare, non descrivendo le cose come sono andate realmente. Ci siamo già confrontati e chiariti con le autorità”.

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