Non dicono che il figlio lavora a Codogno, intero reparto in quarantena

Una coppia di anziani ricoverata al Molinette di Torino è stata trovata positiva al Coronavirus: la coppia aveva omesso che il figlio lavora a Lodi, intero reparto in quarantena.

Fibrillazione e caos all’ospedale Molinette di Torino (il terzo più grande d’Italia) dopo che il test del tampone ha confermato la positività di due anziani ricoverati per una semplice influenza. La coppia si era recata al pronto soccorso dell’ospedale domenica, ma durante la visita ha omesso di dire che il figlio lavora a Lodi e che nei giorni precedenti era andato a trovarli. Quando quel contatto con la zona focolaio dell’infezione è emerso, i medici dell’ospedale hanno messo i pazienti in quarantena ed effettuato il teste che, purtroppo, ha dato l’esito che tutti temevano.

Leggi anche ->Coronavirus, uomo di 101 anni guarisce: “Devo prendermi cura di mia moglie”

L’uomo è stato mantenuto nel reparto, mentre la moglie è stata trasferita all’ospedale Amedeo di Savoia, attrezzato per le infezioni. Oggi le loro condizioni sono peggiorate e per il marito è stato necessario il ricovero in rianimazione. Le sue condizioni sono apparse gravi. Al di là delle condizioni di salute dei due anziani, ciò che preoccupa adesso è che il contagio possa essersi diffuso come successo settimane fa a Codogno.

Leggi anche ->Coronavirus Italia | nave da Genova ferma a Napoli | “casi sospetti a bordo”

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

Coronavirus: non dicono che il figlio lavora a Lodi, in quarantena un intero reparto

Le prime misure per cercare di contenere il contagio sono già state applicate. Il reparto in cui si trovavano i due anziani è stato messo in quarantena, così come gli infermieri (25) ed i medici (6) con i quali sono entrati a contatto. In queste ore si sta cercando di capire anche quanti sono gli altri pazienti che sono entrati in contatto con la coppia, per isolare anche loro. Lo stesso per i familiari degli anziani che saranno sottoposti al test del tampone ed in caso di positività, messi in quarantena. Intanto la Procura di Torino ha aperto un’indagine sull’accaduto per capire come sia stato possibile un simile buco nel sistema e per ricostruire i movimenti ed i contatti dei due pazienti.

Silvia Petetti

Impostazioni privacy