Multato per maltrattamenti al pesce rosso: cosa dice la legge

Nei giorni scorsi, a Roma un cameriere è stato multato per maltrattamenti al pesce rosso, ma cosa dice la legge su questo tema.

(foto pubblico dominio)

Sta facendo discutere quanto avvenuto nei giorni scorsi in un ristorante di Roma, dove un giovane cameriere è stato multato di 100 euro dalle Guardie zoofile. L’accusa è quella di maltrattamenti a un pesce rosso.

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Ma cosa è accaduto? Il cameriere – che rischiava addirittura il sequestro del pesce – è stato ‘pizzicato’ mentre nutriva un pesce rosso che si trovava in un vaso. Secondo l’accusa, il vaso non era ‘consono’ a ospitare il pesce rosso.

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Perché il cameriere è stato multato per maltrattamenti al pesce rosso

(CC-BY-SA-3.0)

Così, il cameriere in lacrime ha dovuto assistere alle Guardie zoofile che lo multavano e ha dovuto promettere di travasare il pesce rosso in un acquario, per non rischiare il sequestro. Il giovane ha adempiuto alla richiesta, evitando provvedimenti più severi. Non è la prima volta che capita un episodio del genere: nel 2016, finì sotto accusa la titolare di un’enoteca di Bologna.

Sempre nel 2016, un caso simile venne registrato in Lombardia. Non esistono specifiche norme nel codice civile, ma ogni Regione ha i propri regolamenti e le proprie leggi sul tema. La legge regionale n.5/2005 dell’Emilia Romagna ad esempio prevede che un pesce di una certa taglia serve un acquario di almeno 30 litri dotato di motore per il ricambio dell’aria. In sostanza, queste tipologie di sanzioni, per quanto possano risultare ‘buffe’, tutelano la salute dei pesci rossi.

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