Coronavirus, viaggi in Francia a rischio? Le Pen: “Avrei già chiuso la frontiera”

L’attacco della Francia all’Italia per il Coronavirus: Le Pen dichiara che, se fosse per lei, avrebbe già chiuso la frontiera con il nostro paese. La replica di Di Maio e la posizione della Comunità Europea.

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L’epidemia di Coronavirus in Italia sta continuando a crescere, ma i casi confermati devono essere relazionati anche all’aumento di persone che hanno avuto rapporti con soggetti che hanno contratto questa malattia. Più tamponi, più ricerche, più numeri. Inoltre, va detto, l’Iss ha chiesto di non pubblicare numeri di contagi che esulino da quelli confermati proprio dall’Istituto Superiore di Sanità per non creare allarmismi inutili. Intanto però, sebbene lentamente gli stati europei si stiano rendendo conto che il virus esisteva già nei loro confini prima dell’epidemia italiana (cominciano infatti a “sbucare” alcuni casi di paziente affetti da Coronavirus che non hanno avuto legami con il Nord Italia), il nostro paese non viene visto di buon occhio.

Le Pen contro l’Italia: stop a Schengen

Come riporta TgCom24, infatti, Marine Le Pen ha dichiarato che in Italia c’è una situazione di epidemia assolutamente fuori controllo e che, se fosse stato per lei, la frontiera tra Francia e Italia sarebbe già stata chiusa. Invoca dunque la sospensione del Trattato di Schengen che a oggi garantisce invece la libera circolazione di persone nei confini europei. Una frase molto forte, pesante e che ha, ovviamente fatto scattare la risposta repentina di Di Maio. Secondo lui, infatti, frasi di questo genere danneggiano duramente l’Italia: “Siamo vittime del sovranismo di queste persone, la solidarietà non esiste” ha chiosato Di Maio. Solidarietà che, invece, l’Italia pare avere da tutti i Ministri della Salute dei Paesi di confine tranne che dalla Francia. Sospendere Schengen sarebbe equivalente a bloccare la vita di centinaia di migliaia di persone che, ogni giorno, attraversano i confini per lavorare.

La posizione della Commissione Europea

Intanto arrivano anche le parole della Commissione Europea che ha ribadito come sia solidale con l’Italia e sia importante continuare a lavorare su diversi fronti per fermare l’avanzata del Coronavirus dando forte sostegno all’Italia che si è impegnata duramente per fronteggiare l’emergenza. Insomma, il mondo si divide, ma sono sempre di più i paesi che ci guardano storcendo il naso.

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Esattamente come avevamo fatto noi con i cinesi non appena era scoppiata l’emergenza del CoronaVirus. La paura ci rende tutti uguali, è questo una delle riflessioni che sta maggiormente circolando in queste ore e, del resto, dovremmo cercare di ricordarcela un pochino più spesso questa condizione.

Francesco Conidi

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