Abusi su minore | tradisce marito con 13enne e ha un figlio

Una donna sposata compie reiterati abusi su minore ed alla fine resta incinta di un ragazzino di 13 anni. La cosa andava avanti da mesi.

abusi su minore
Compie abusi su minore e resta incinta FOTO viagginews

Una donna ha compiuti per svariato tempo degli abusi su minore, pensando di non essere scoperta. La colpevole si chiama Leah Cordice, è una infermiera molto giovane, di 20 anni, già sposata. Ma desiderava avere altro dalla vita, evidentemente.

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Così ha circuito un ragazzino di soli 13 anni, costringendolo ad avere periodicamente dei rapporti completi a letto. La vicenda si è verificata a Windsor, nella regione inglese del Berkshire. La Cordice sistematicamente si presentava a casa dell’adolescente, con anche la famiglia presente. In una circostanza lei lo avrebbe sedotto mentre lui era intento a giocare ai videogames. La diabolica infermiera si sarebbe presentata in camera del ragazzino per poi togliersi tutti i vestiti di dosso. E qui lo ha costretto ad andare a letto con lei.

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Abusi su minore, l’infermiera 20enne nel frattempo si è pure sposata

Il tutto avveniva con una frequenza di due volte al mese. Non si sa per quanti mesi, ma le forze dell’ordine ipotizzano che si tratti di un periodo di tempo alquanto lungo. Ed in uno degli incontri illeciti, la donna che ha compiuto svariate volte abusi su minore è rimasta incinta. Soltanto che pensava che il padre fosse suo marito. Ma non era così, e per intuire la cosa è bastato fare due conti e rimettere assieme le cose. Il matrimonio della pedofila è avvenuto quando gli incontri piccanti di quest’ultima con il 13enne rappresentavano già la consuetudine. L’uomo non era a conoscenza delle perversioni della moglie.

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La mamma dell’adolescente si è accorto di tutto

L’indagine da parte della polizia è scattata a seguito di una segnalazione della mamma del ragazzino. Quest’ultima ha notato dei comportamenti fin troppo strani da parte della 20enne nei confronti del figlio. Poi, una volta incinta, è avvenuto anche il test del Dna, che ha dato una conferma definitiva sulla paternità del nascituro. E questo ha fatto anche da prova definitiva agli abusi compiuti dalla giovane. Il 13enne da parte sua si è detto innamorato, nonostante la consapevolezza di essere usato. Infatti la pedofila con cui ha avuto rapporti gli aveva detto chiaramente di non volere rinunciare alla sua vita da donna sposata.

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