Una madre confessa: “Mia figlia in grembo mi ha salvato la vita”

La confessione di una madre dell’Essex, la cui figlia ha salvato la vita. La donna aveva dei pericolosi coaguli di sangue nei polmoni che, grazie a sua figlia, non sono esplosi. 

Bekki Pope, di 33 anni, originaria di Safford Walden, in Essex, ha ricevuto una diagnosi particolare: ha otto coaguli di sangue nei polmoni, che sarebbero esplosi in un unico coagulo se non fosse stata operata immediatamente. Eppure sua figlia l’ha salvata. Come? Attraverso il particolare modo in cui la bambina era posizionata nell’utero.

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Quando i medici hanno detto a Bekki che aveva otto coaguli di sangue nei polmoni, la ragazza era sconvolta. Ma la notizia ancora più particolare era che i coaguli si sarebbero trasferiti dalla sua gamba fino al cuore se non fosse per la piccola Juniper che, ancora nell’utero, stava impedendo che il coagulo le uccidesse entrambi. I medici l’hanno indotta non appena hanno visto il pericolo che correva la giovane madre.

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Mia figlia era girata sottosopra, se i medici avessero deciso di girarla, anche solo un giorno o due, il coagulo di sangue sarebbe esploso e mi avrebbe ucciso. Fortunatamente hanno aspettato che Juniper si girasse da sola“, così racconta la giovane madre Bekki. Inizialmente pensava che la tosse e la difficoltà a respirare fossero dovute all’essere al 37esima settimana, nonché a badare a suo figlio di tre anni. Bekki non sarebbe neanche andata al pronto soccorso, se non fosse stato per la sua ostetrica che glielo aveva raccomandato. Lì i medici l’hanno avvertita che sua figlia stava bene, ma non era lo stesso per lei. Poche ore e un parto d’urgenza dopo, Bekki stringeva la sua Juniper ed era stata trattata per i suoi coaguli che, se solo avesse aspettato un giorno o due, avrebbero potuto causarle un infarto o un’embolia polmonare.

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