Lina Wertmuller, chi era il marito Enrico Job: vita privata e carriera

Enrico Job è stato un grande scenografo e costumista, nonché marito di Lina Wertmuller. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lui. 

Scenografo, costumista, scrittore e artista, Enrico Job è stato uno dei protagonisti della scena culturale italiana del Novecento. Ha lavorato con i grandi nomi del teatro e condiviso una lunga e felice storia d’amore con la regista Lina Wertmuller. Conosciamolo più da vicino.

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L’identikit di Enrico Job

Enrico Job nacque a Napoli il 31 gennaio 1934. Si dedicò alla scenografia a partire dal 1960, lavorando in teatro con Giorgio Strehler, Luca Ronconi (Giovanna d’Arco, 1967; Riccardo III, 1968; Orestea, 1972), Virginio Puecher, Eduardo De Filippo, Mina Mezzadri (Il Pellicano, 1975; Il padre, 1980; Creditori, 1981), Raffaele Maiello (Tito Andronico, 1976), Walter Pagliaro (Aspettando Godot, 1978), Filippo Crivelli, Mario Missiroli (Verso Damasco, 1978; I Giganti della Montagna, 1979; La villeggiatura. Smanie, avventure e ritorno, 1981; Il Gabbiano, 1991; Medea, 1996), Roberto De Simone (Il signor Bruschino ossia il figlio per azzardo, 1988), Francesco Rosi, Luca De Filippo, Armando Pugliese (Questi fantasmi, 1992), Gustav Kuhl, Giorgio Pressburger (Una solitudine troppo rumorosa, 1993), Guido De Monticelli (Terra di nessuno, 1994). Al cinema, invece, ha collaborato tra gli altri con Marco Bellocchio (Nel nome del padre, 1971), Andy Warhol e Paul Morrissey (Blood for Dracula), dopo aver tentato senza successo la carriera del pittore.

Dal 1970 in poi Enrico Job si è dedicato all’arte comportamentale. Fra i suoi maggiori lavori ricordiamo installazioni e performance come “Autoritratto” (1971), “Il mappacorpo” (1974), “La confessione” (1975), “La conversazione” e “Until” (1976), “Dopo che tutto sarà finito” e “La casa di via Francesco Crispi” (1977), “Silenziosa luna” esposta alla Biennale di Venezia. Nel 1978 ha realizzato scene e costumi per l’opera di Strindberg Verso Damasco. Sua anche la Croce del Papa, un crocifisso ricurvo alto sei metri, che si sviluppava in tre tronconi incastrati tra loro: esposta allo stadio Mario Rigamonti di Brescia per la visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1998, l’opera rimase per anni abbandonata in un magazzino del seminario di Brescia, e fu poi nuovamente innalzata sul Dosso dell’Androla di Cevo in Valcamonica nel 2005, ma il 24 aprile 2014 si spezzò in due provocando la morte di un giovane.

Per il resto, come accennato Enrico Job è stato sposato con la regista teatrale e cinematografica Lina Wertmüller, di cui ha curato tutte le scenografie vincendo diversi David di Donatello e Nastri d’argento. E’ stato anche autore di tre romanzi: La palazzina di villeggiatura (1985), Il pittore felice (1995) e Il cavallo a dondolo (2006). È morto a Roma il 4 marzo 2008, a 74 anni, per una leucemia fulminante.

EDS

 

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